Inghilterra-Scozia. Meglio: l'invincibile Inghilterra contro la bellissima Scozia, a Twickenham. Si giocherà alle 17 di oggi (diretta tv su Dmax) e sembrerà di essere al cinema: un “film” che “Braveheart”, al confronto, diventerà una docu-fiction su Mel Gibson in kilt. Per quella rivalità antica quanto le Isole Britanniche e per quel trofeo, la Calcutta Cup messa nuovamente in palio, che Oltremanica è vista con la deferenza che si deve a una reliquia.
In caso di vittoria, gli inglesi eguaglieranno anche la striscia di 18 successi consecutivi (non perdono dall'ottobre del 2015) degli All Blacks. Ed è una responsabilità in più per gli uomini di Eddie Jones, reduci dalla figuraccia al cospetto della “Fox” dell'Italia (che spettacolo vedere bestioni come Haskell e Hartley chiedere al direttore di gara come fare per avere una ruck e sentirsi rispondere «Io sono l'arbitro, mica il tuo allenatore»). Solo bellissime figure invece per la miglior Scozia degli ultimi anni che, con tutta probabilità, trasformerà il confronto nella più bella Calcutta Cup degli ultimi anni. Spettatrice interessata sarà l'Irlanda seconda in classifica, che stasera apre il quarto turno di Sei Nazioni in Galles. Ma se dovessero essere proprio gli Highlanders (terzi in graduatoria a 4 punti dall'Inghilterra e solo uno dai Verdi) a spuntarla, la storia del torneo 2017 cambierà radicalmente.
A Twickenham si prevede gran battaglia in mischia, dove i fratelli scozzesi Gray in seconda linea potrebbero fare la differenza. Tutto ciò mentre Ali Price, che ha preso il posto in mediana dell'infortunato Laidlaw, dovrà offrire un'altra prestazione maiuscola come contro il Galles. Agli inglesi, infine, anche il compito di arginare l'estremo Hogg e l'ala Visser. Ma, finora, gli uomini di Jones sono riusciti a cavarsela in ogni occasione, con una capacità di lettura dell'avversario da stella di prima grandezza.
Se ancora non lo aveste capito, abbiamo tergiversato: guai, infatti, a fare pronostici.
INGHILTERRA-SCOZIA
Inghilterra: 15 Mike Brown; 14 Jack Nowell, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly; 10 George Ford, 9 Ben Youngs; 8 Nathan Hughes, 7 James Haskell, 6 Maro Itoje; 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury; 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Joe Marler.
Allenatore: Eddie Jones.
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Mako Vunipola, 18 Kyle Sinckler, 19 Tom Wood, 20 Billy Vunipola, 21 Danny Care, 22 Ben Te’o, 23 Anthony Watson.
Scozia: 15 Stuart Hogg; 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser; 10 Finn Russell, 9 Ali Price; 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c); 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray; 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Gordon Reid.
Allenatore: Vern Cotter.
A disposizione: 16 Ross Ford, 17 Allan Dell, 18 Simon Berghan, 19 Tim Swinson, 20 Cornell Du Preez, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Mark Bennett.
Arbitro: Mathieu Raynal (Francia)
Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 01:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di vittoria, gli inglesi eguaglieranno anche la striscia di 18 successi consecutivi (non perdono dall'ottobre del 2015) degli All Blacks. Ed è una responsabilità in più per gli uomini di Eddie Jones, reduci dalla figuraccia al cospetto della “Fox” dell'Italia (che spettacolo vedere bestioni come Haskell e Hartley chiedere al direttore di gara come fare per avere una ruck e sentirsi rispondere «Io sono l'arbitro, mica il tuo allenatore»). Solo bellissime figure invece per la miglior Scozia degli ultimi anni che, con tutta probabilità, trasformerà il confronto nella più bella Calcutta Cup degli ultimi anni. Spettatrice interessata sarà l'Irlanda seconda in classifica, che stasera apre il quarto turno di Sei Nazioni in Galles. Ma se dovessero essere proprio gli Highlanders (terzi in graduatoria a 4 punti dall'Inghilterra e solo uno dai Verdi) a spuntarla, la storia del torneo 2017 cambierà radicalmente.
A Twickenham si prevede gran battaglia in mischia, dove i fratelli scozzesi Gray in seconda linea potrebbero fare la differenza. Tutto ciò mentre Ali Price, che ha preso il posto in mediana dell'infortunato Laidlaw, dovrà offrire un'altra prestazione maiuscola come contro il Galles. Agli inglesi, infine, anche il compito di arginare l'estremo Hogg e l'ala Visser. Ma, finora, gli uomini di Jones sono riusciti a cavarsela in ogni occasione, con una capacità di lettura dell'avversario da stella di prima grandezza.
Se ancora non lo aveste capito, abbiamo tergiversato: guai, infatti, a fare pronostici.
INGHILTERRA-SCOZIA
Inghilterra: 15 Mike Brown; 14 Jack Nowell, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly; 10 George Ford, 9 Ben Youngs; 8 Nathan Hughes, 7 James Haskell, 6 Maro Itoje; 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury; 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Joe Marler.
Allenatore: Eddie Jones.
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Mako Vunipola, 18 Kyle Sinckler, 19 Tom Wood, 20 Billy Vunipola, 21 Danny Care, 22 Ben Te’o, 23 Anthony Watson.
Scozia: 15 Stuart Hogg; 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser; 10 Finn Russell, 9 Ali Price; 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c); 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray; 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Gordon Reid.
Allenatore: Vern Cotter.
A disposizione: 16 Ross Ford, 17 Allan Dell, 18 Simon Berghan, 19 Tim Swinson, 20 Cornell Du Preez, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Mark Bennett.
Arbitro: Mathieu Raynal (Francia)
