Sei Nazioni, quattro cambi del ct O'Shea per sfidare la Scozia di ferro e sfuggire al cucchiaio di legno

Martedì 14 Marzo 2017 di Christian Marchetti
Sei Nazioni, quattro cambi del ct O'Shea per sfidare la Scozia di ferro e sfuggire al cucchiaio di legno
Inconsueto l'orario del calcio d'inizio, le 13.30 italiane. Ma inconsueta anche questa Scozia che, seppure drasticamente ridimensionata dai 61 punti buscati a Twickenham, resta una delle più belle nazionali al mondo di questi tempi. E l'Italia di Conor O'Shea, sabato alle 13.30 (diretta tv Dmax), sarà in casa degli Highlander, nella bomboniera di Murrayfield, per chiudere un Sei Nazioni che più magro non si può. Un Championship brutto da vedere a partire dalla classifica, con quel sistema australe di attribuzione punteggi che sembra sottolineare ulteriormente i limiti del team azzurro, il quale tra l'altro occupa ora il quindicesimo posto nel ranking. Un periodaccio.

QUATTRO CAMBI
Forza e coraggio. Rimboccate le maniche, ecco l'ultima versione della truppa annunciata dal tecnico irlandese. Sono quattro i cambi rispetto al XV titolare visto in campo all'Olimpico contro la Francia. Due quelli obbligati, con Benvenuti e Mbandà che rilevano, rispettivamente, l'infortunato Campagnaro (brutta botta alla spalla), tra i centri, e l'indisponibile Favaro, in terza linea. 
Con i fratelli Gray la Scozia fa paura in seconda linea. O'Shea risponde al collega Vern Cotter con Biagi (che ben conosce le Highlands poiché figlio di un italo-scozzese e per essere cresciuto a Edimburgo) al posto di Van Schalkwyk per affiancare Fuser. In prima linea, infine, si rivedrà Gega, preferito a Ghiraldini.
Singolare la scelta per la panchina, dove O'Shea opta per sei avanti (Ghiraldini, Panico, Chistolini, Van Schalkwyk, Minto e l'esordiente Ruzza) e appena due trequarti (il mediano di mischia Violi e Sperandio, fresco di debutto contro la Francia).

IN SCOZIA SI PUO'
La Scozia domina la statistica dei precedenti, avendo vinto diciotto match sui ventisei sin qui disputati. Delle otto vittorie azzurre, due si sono registrate a Murrayfield. Gli Highlanders sono infatti gli unici battuti in trasferta dall'Italia al Sei Nazioni. Ovviamente indimenticabili quei due successi, con le tre mete segnate nel 2007 praticamente al “Pronti, via” e nel 2015 con una meta tecnica giustamente assegnata dall'arbitro allo scadere. Non ne seguì alcuna polemica, nessuna moviola, nessun processo. Dirigerà il francese Pascal Gauzere. Gli ospiti azzurri si presenteranno già certi dell'ultimo posto, ma con la speranza di compiere l'impresa ed evitare così il cucchiaio di legno: battere la Scozia ammazza-grandi che finora ha lasciato vittime illustri come Irlanda e Galles. 

Questa la formazione dell'Italia scelta da Conor O'Shea:

15 Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby, 10 caps)
14 Angelo ESPOSITO (Benetton Treviso, 10 caps)
13 Tommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 41 caps)
12 Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 88 caps)
11 Giovanbattista VENDITTI (Zebre Rugby, 42 caps)
10 Carlo CANNA (Zebre Rugby, 19 caps)
9 Edoardo GORI (Benetton Treviso, 60 caps)
8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 125 caps) – capitano
7 Abraham STEYN (Benetton Treviso, 10 caps)
6 Maxime Mata MBANDA’ (Zebre Rugby, 7 caps)
5 George BIAGI (Zebre Rugby, 19 caps)
4 Marco FUSER (Benetton Treviso, 20 caps)
3 Lorenzo CITTADINI (Aviron Bayonnais, 57 caps)
2 Ornel GEGA (Benetton Treviso, 12 caps)
1 Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby, 13 caps)

A disposizione
16 Leonardo GHIRALDINI (Stade Toulousain, 85 caps)
17 Sami PANICO (Patarò Calvisano, 9 caps)       
18 Dario CHISTOLINI (Zebre Rugby, 17 caps)
19 Andries Van SCHALKWYK (Zebre Rugby, 11 caps)
20 Federico RUZZA (Zebre Rugby, esordiente)
21 Francesco MINTO (Benetton Treviso, 32 caps)
22 Marcello VIOLI (Zebre Rugby, 2 caps)
23 Luca SPERANDIO (Benetton Treviso, 1 cap)
Ultimo aggiornamento: 17:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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