Donna morta in sala operatoria per un errore medico, chirurgo condannato a pagare 400mila euro

Il report della Procura di Trieste: dottori, funzionari, forze dell'ordine. Ecco i casi più eclatanti

Lunedì 4 Marzo 2024 di Elisabetta Batic
Donna morta in sala operatoria per un errore medico, chirurgo condannato a pagare 400mila euro

Sottoscriveva falsi rapporti giornalieri di manutenzione e lavorazione (indicando interventi mai eseguiti o effettuati con modalità diverse) inducendo così in errore il direttore dei lavori e i dirigenti che avevano emesso e vistato il certificato di ultimazione dei lavori. A finire nel mirino della Procura regionale della Corte dei conti, un funzionario Anas che rivestiva – all’epoca dei fatti contestati – la carica di direttore operativo di nove appalti esaminati. Ha dunque ricevuto un invito a dedurre: oltre ai reati di truffa aggravata ai danni di Anas, di falso ideologico e di corruzione ha dovuto rispondere di un danno patrimoniale pari a mezzo milione di euro (565.884,64 euro).

A finire nei guai anche un dirigente di Anas, reo, invece, di aver proceduto all’affidamento diretto di un appalto finalizzato all’esecuzione di servizi di intervento stradale mai realizzati. Lo stesso dirigente ha inoltre certificato la regolare esecuzione dei lavori appaltati per un importo superiore rispetto a quello dovuto all’appaltatore. È solo uno dei casi più eclatanti che hanno animato l’attività istruttoria della Procura contabile ed emerso nell’ambito della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti che si è svolta ieri a Trieste. 


SANITÀ
Numerosi i casi di danni nella sanità a partire dall’invito a dedurre (di quasi 400mila euro) nei confronti di un medico chirurgo di un ospedale della provincia di Udine per aver effettuato una manovra sbagliata durante l’asportazione di un’ernia ombelicale che ha provocato la morte della paziente. E poi il caso del medico ginecologo condannato per una errata diagnosi di aborto spontaneo e della ginecologa condannata a restituire 100mila euro per il decesso di un bambino nato morto a causa di una «gravemente colpevole gestione del parto» si legge nella relazione del Procuratore regionale Tiziana Spedicato. 

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CONTRIBUTI ILLECITI
Spazio poi ai danni cagionati da percezione illecita di contributi regionali: è il caso di un’associazione sportiva e del suo rappresentante legale per l’organizzazione di eventi sportivi. È stato chiesto il risarcimento di 96.994 euro mentre è in atto un’istruttoria per danno erariale provocato dal reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche finalizzata al rilascio dei titoli di efficienza energetica (certificati bianchi). La Procura contabile ha inoltre avviato – in collaborazione con quella europea – due istruttorie legate ad un danno erariale conseguente al delitto di truffa aggravata in tema di contributi unionali e regionali (truffa ai danni di Ue, ente erogatore, Regione Fvg per contributi in conto capitale provenienti da fondi comunitari Por-Fesr 2014-2020). I danni erariali ammontano a 1,4 milioni e a 113.159 euro. Non esente da condotte di mala gestione il comparto della scuola: è il caso del direttore dei servizi generali e amministrativi di istituti scolastici che sottraeva risorse finanziarie emettendo mandati di pagamento a suo beneficio. Pari a 110.051 euro il danno patrimoniale contestato. Ed ancora l’amministratore di sostegno che si è appropriato di somme illecitamente sottratte alla persona fragile affidata alla sua tutela: un danno di immagine pari a 50mila euro.


FORZE DELL’ORDINE
Ed infine le forze dell’ordine: due dipendenti della Polizia di Stato si facevano consegnare somme di denaro da conducenti stranieri di veicoli in zona di confine prospettando loro gravi violazioni stradali inesistenti e garantendo di non effettuare le multe in cambio dei contanti in loro possesso. Un assistente della Polizia di Stato, invece, ha arrestato illegalmente un conoscente per comprometterne la reputazione: il danno contestato è di 30mila euro. C’è poi il dipendente della Guardia di finanza che ha abusato della sua funzione per formalizzare una notizia di reato falsa e infondata ai danni del rivale in amore. Tre atti di citazione sono stati emessi nei riguardi di tre miliari che simulavano l’infermità o aggravavano i sintomi di quella realmente sofferta per non lavorare, previa presentazione di certificazione sanitaria. 

Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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