Il primo posto azzurro sul volo per Fukuoka mondiale a fine luglio lo prenota agli Assoluti di nuoto, iniziati a Riccione, Simona Quadarella.
Per Ceccon oggi un compito in più: quello di premiatore. E’ stato lui che, con il direttore tecnico Cesare Butini, ha consegnato il trofeo di allenatore dell’anno proprio al suo coach, Alberto Burlina, che Thomas chiama “Maestro”. Che dell’allievo dice: “Sembra guascone, ma è tanto sensibile, semplice, timido e si trattiene, fuori dall’acqua, ma anche in acqua è un po’ taccagno…”. Titolo e pass, invece, per Marco De Tullio nei 400 stile libero: 3:44.61 il suo crono vincente, in una gara che di mattina in batteria aveva mostrato un insolito sulla distanza Gregorio Paltrinieri che ha saggiato la condizione, rinunciando poi alla guadagnata finale: lo aspettano le lunghe distanze da qui a lunedì. “Mi sono tolto un bel peso dopo la stagione in vasca corta che non era andata bene” ha detto De Tullio, che ora si “vuole divertire”, tanto che annuncia che farà la 4x100. Dopo De Tullio, Matteo Lamberti, anche lui figlio del Grande Giorgio, e, sempre per la fratellanza, quarto il De Tullio più piccolo, Luca. Gabriele Detti in ricostruzione si è piazzato quinto.
Le rane delle meraviglie continuano a far sognare: assente nei 100 Benedetta Pilato, vanno in tre sotto il limite mondiale, Lisa Angiolini (1:06.18) vince e prende il biglietto, la seguono da vicino Arianna Castiglioni e Martina Carraro, che ora si allenano insieme. Nello “stagno azzurro” la lotta per il secondo posto in Giappone sarà micidiale. Con il crono di 1:54.98 anche Alberto Razzetti si prenota per Fukuoka nei 200 farfalla: devastante la sua seconda metà di gara che gli consente di recuperare e battere il solito fuggitivo Burdisso: “Obiettivo raggiunto” il secco commento di “Razzo”. Potrebbe dirlo anche Sara Franceschi che papà Stefano, il suo coach, sta accompagnando ad enormi livelli nei 400 misti che, a parte la fenomenale ragazzina canadese McIntosh, aprono buone prospettive: era richiesto il tempo di 4:38.53, Sara ha nuotato in 4:35.98; prima o poi cadrà tra le sue braccia il 4:34.34, antico record del 2009 della “pupona” Alessia Filippi che nuotava in costumone. Anche l’ultima finale individuale di giornata, quella dei 50 stile libero uomini, porta un pass per il Giappone: lo conquista, in 21.89 Leonardo Deplano. “Ho sbagliato tanto, tra respirazioni e arrivo, così il tempo da mondiale mi fa felice” dice Deplano.