MONTECARLO – Profeta in patria, o quasi.
L'aggiornamento della vettura è servito, perché a Berlino le cose non erano andate affatto bene: nessuno dei quattro bolidi elettrici, inclusi i due forniti alla Neom McLaren, era riuscita a entrare nella Top 10. Oggi, nel giro decisivo sullo stesso circuito che a fine mese ospiterà la gara di Formula 1, Fenestraz ha avuto la meglio proprio sul debuttante schierato dalla scuderia britannica, Jake Hughes, che ha compromesso la propria tornata conclusiva con un piccolo errore, dopo aver fatto registrare il secondo miglior crono assoluto delle qualifiche nella semifinale.
Per arrivare a giocarsi la Pole Hughes aveva eliminato i due piloti della Maserati. Ai quarti aveva liquidato l'italo svizzero Edoardo Mortara e in semifinale Maximilian Günther (quarto in griglia), che vi era approdato dopo la sanzione comminata a Sergio Sette Camara (Nio 333) che aveva girato più veloce di lui. Fenestraz (peraltro ancora sotto investigazione) aveva disposto prima di Dan Ticktum (Nio 333) e poi del compagno di squadra Norman Nato, con il quale aveva condiviso l'ammissione alla fase conclusiva nel primo raggruppamento, quando però Nato era stato più veloce di 11 millesimi.
Ai quarti, lo stesso pilota transalpino si era sbarazzato di Mitch Evans (Jaguar Tcs), uno dei favoriti per il successo della gara di oggi, il cui via verrà dato poco dopo le 15. Il primo della generale, Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche) scatta dalla sesta fila con l'undicesimo tempo seguito da Jake Dennis (Avalanche Andretti). Prima di lui, nono e decimo, Andrè Lotterer (Avalanche Andretti) e Nick Cassidy (Envision), che nella classifica assoluta rende a Wehrlein appena 4 punti.