Paris, uomo jet e rocker: «Io oltre il limite»

Venerdì 25 Gennaio 2019
Paris, uomo jet e rocker: «Io oltre il limite»
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Piste da brivido e hard rock. Due passioni certo non per tutti, ma che sono il sale della vita di Dominik Paris, il più forte sciatore azzurro degli ultimi anni che oggi ha ribadito il suo predominio sulla mitica Streif di Kitzbuehel vincendo per la terza volta in carriera la discesa libera. «Sono davvero andato al limite. Ma amo la Streif e la considero la mia pista di casa - spiega l'altoatesino - perchè, diversamente da altre piste della coppa, ha questi pendi terribili che ti spingono ad osare di più'. Ed io - sottolinea per chi non se n'era accorto - amo il rischio». Trent'anni ad aprile, non è più un ragazzo, Dominik è anche diventato papà lo scorso luglio, quando la sua Cristina ha dato alla luce il piccolo Niko. Ma di mettere la testa a posto, almeno quando ha gli sci ai piedi, ancora non se ne parla. Dopo l'ennesimo trionfo - i precedenti sono 2013, 2015 in SuoerG e 2017 -, Paris è non solo comprensibilmente felice ma anche assolutamente consapevole di aver portato a termine una impresa incredibile sulla pista più dura, difficile e massacrante del mondo, quella degli incidenti più drammatici e quella su cui non si vince mai per caso e su così ogni campione sogna di vincer almeno una volta in carriera. Domme, come lo chiamano gli amici, viene della val d'Ultimo. È una vallata , come dice il nome, isolata nel Meranese. Da ragazzino veniva mandato dal papà a passare le estati in malga, pastore solitario delle pecore all'alpeggio, una esperienza che di certo lo aiutato ad avere un carattere forte e magari a coltivare anche la passione per il rischio.

Poi è arrivato lo sci che gli ha cambiato al vita.
E con lo sci è parallelamente aumentata, quasi un relax tra i duri allenamenti, la sua passione per la musica: è un buon chitarrista ed ha suo complesso, ovviamente hard rock. E con lo sci e la musica è arrivato anche l'amore con Kristina che nel luglio scorso gli ha regalato il piccolo Niko facendolo diventare papà. Per lui quella di oggi è stata la 12/a vittoria in carriera, la terza stagionale dopo la doppietta di fine anno a Bormio. Fisico possente con metro e 83 centimetri di altezza per 100 chili di muscoli ed un coraggio temerario, Domme si esalta sui pendi più ripidi e più gelati e si capisce dunque che ami la Streif e la Stelvio di Bormio, altro pendio da tesi di laurea dello sci.
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