La Roma gioca bene e sa soffrire: 5-3 (d.c.r.) e Feyenoord eliminato. Decisivo Svilar ai rigori

I giallorossi hanno vinto ai calci di rigore contro gli olandesi, incontrati per il terzo anno di fila nelle competizioni europee

Venerdì 23 Febbraio 2024 di Alessandro Angeloni
La Roma gioca bene e sa soffrire: 5-3 e Feyenoord eliminato

La sofferenza alla fine paga. La Roma è agli ottavi di Europa League dopo un play off passionale e appassionato, tosto ed equilibrato, che poteva terminare solo ai calci di rigore. Eroe (non per caso) il portiere Svilar, che para due tiri dal dischetto e cancella l’errore sempre dagli undici metri di Lukaku, il quale aveva spaventato i settantamila dell’Olimpico e non solo loro, memori della finale persa lo scorso anno, a Budapest, proprio ai rigori contro il Siviglia.

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La Roma è infinita: ora ha capito di saper giocare un calcio di qualità e anche soffrire. E il Feyenoord ha capito che con la Roma non si può fare nulla: terza sconfitta di fila dopo la finale di Tirana (Conference League) e il quarto di Europa League della passata stagione. La Roma gioca un ottimo primo tempo, trascinata da un Pellegrini ispirato (molto meno Lukaku e Dybala), pur subendo il gol dopo appena cinque minuti, con Gimenez, centravanti insostituibile del tecnico Slot, che all’andata ha dovuto fare a meno di lui per quasi tutta la partita.

Il messicano gela l’Olimpico, con una rete di spalla-braccio, ma che per Gil Marzano è regolare.

Ci vuole una gemma di Pellegrini per rimettere il risultato in parità: la meraviglia del capitano è solo l’incipit di una supremazia di gioco e di occasioni, che però non sfocia in altre reti. La ripresa è a un ritmo molto più basso, le due squadre si aspettano e cercano l’occasione giusta. Che capita nei piedi di Geertruida e per due volte di Lukaku, episodi che animano il doppio tempo supplementare, prima di conosce un altro eroe, Svilar, abile a respingere i rigori di Hancko e Jahanbakhsh. Di Zalewski la rete decisiva dal dischetto. Il futuro è nelle mani di De Rossi, che pian piano sta dando un senso alla Roma, squadra piacevole ma imperfetta, a partire dalla fascia destra, dove Karsdrop non sembra essere all’altezza degli altri.

Ultimo aggiornamento: 00:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA