Lazio, Biglia rotola via verso Milanello

Domenica 9 Luglio 2017 di Emiliano Bernardini
Lazio, Biglia rotola via verso Milanello
Un altro tradimento. Dopo quello dello scorso anno di Keita, Inzaghi deve incassare quello di ieri di Biglia. L’argentino era atteso in mattinata per le visite mediche. Nessuno lo ha visto. Pare che s’imbarchi oggi e arrivi a Roma lunedì mattina. Il tecnico biancoceleste lo aspetta ad Auronzo per il giorno successivo. È rimasto un po’ spiazzato Simone, non si aspettava che il suo capitano lo abbandonasse così. Soprattutto dopo essersi speso così tanto per lui la passata stagione e quella precedente. Di sicuro non è stato un fulmine a ciel sereno come quello di Keita, che dopo l’allenamento mattutino decise di non presentarsi alla partenza. La notizia del mancato rientro di Biglia era nell’aria già da qualche giorno, ma Inzaghi e il suo vice Farris avevano incrociato le dita sperando fosse solo una boutade giornalistica. Ieri mattina l’amara sorpresa.

LA SOCIETÀ
Un colpo basso che ha dovuto incassare anche la società biancoceleste. Da Formello fanno sapere che l’assenza di Biglia era concordata e che l’idoneità medica gli scade più avanti dato che lo scorso anno le visite le ha fatte dopo la Coppa America. Una toppa per dire e per non dire. La verità è che Lucas si è tolto la fascia da capitano e la maglia biancoceleste e che è prossimo ad indossare quella rossonera. Da giorni Lotito e Fassone si sono riavvicinati. Lazio e Milan pare abbiano trovato un’intesa di massima, 16 milioni più bonus. Il presidente laziale è sereno. Ha le idee chiare sul mercato in entrata. Un filo di preoccupazione in più ce l’ha Inzaghi che teme che i rinforzi non arrivino in tempo per preparare al meglio una stagione, che vede la Lazio impegnata su tre fronti.

LO SPOGLIATOIO
Molti hanno storto il naso per un’assenza così pesante. Non bisogna dimenticare che fino a prova contraria Biglia è il capitano di questa squadra e di certo i più avrebbero gradito due parole da Lucas, ma soprattutto maggiore chiarezza per una situazione che va avanti da troppo tempo. E chissà se sotto i baffi Keita non si sia fatto una bella risata. Inzaghi da bravo psicologo ha detto due parole alla squadra. Sa benissimo che il gruppo conta più di qualsiasi rinforzo: «Abbiamo iniziato con uno spirito ottimo, vogliamo cominciare bene una nuova avventura. Abbiamo già fatto qualche giorno buono a Formello, adesso si comincerà a lavorare duramente. Dobbiamo essere consapevoli di non essere più una sorpresa, quindi vogliamo ripartire nel migliore dei modi per confermarci» . C’è bisogno di unità e tranquillità sotto le Tre Cime di Lavaredo, dove la squadra è arrivata nella serata di ieri.

ARRIVO IN CADORE
Molti tifosi ad accogliere il gruppo all’arrivo nella piccola cittadina di montagna. C’è grande entusiasmo intorno ai biancocelesti. Il più acclamato è stato Milinkovic, divenuto un vero e proprio idolo per i laziali. Tanti applausi anche per Immobile e mister Inzaghi. Ad Auronzo non erano presenti Marchetti, come già annunciato, Djordjevic, prossimo a vestire la maglia del Genoa, Parolo, rimasto a Roma per curarsi una tendinite. C'è ansia per la sua presenza in Cadore. Lulic, invece, è arrivato prima per conto suo visto che era in Svizzera dopo l’operazione allo zigomo. Cena e subito tutti a dormire. Da questa mattina si comincia a fare sul serio tra corse nei boschi e prove tattiche di difesa a tre. In attesa di volti nuovi.

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