Roma stanca e poco lucida, il Bologna vince 3-1 all'Olimpico e il quarto posto si allontana

I giallorossi erano alle calcagna degli emiliani che invece allungano e compromettono i sogni Champions di Dybala e compagni

Lunedì 22 Aprile 2024 di Alessandro Angeloni
Roma stanca e poco lucida, il Bologna vince 3-1 all'Olimpico e il quarto posto si allontana

Il Bologna non scherza, e fa a pezzi la Roma, che pochi giorni fa aveva scherzato con il Milan in Europa League. Motta batte De Rossi, che si ritrova una squadra stanca e poco lucida, proprio nel momento in cui bisognava accelerare, proprio quando una vittoria l’avrebbe portato in paradiso. Il Bologna non sbaglia davanti alla porta, la Roma sì, Abraham stecca, Zirkzee si prende la scena.

Il paradosso dei numeri: la Roma tira più del Bologna, tiene palla di più, eppure i tre punti vanno in Emilia.

Al di là dei numeri, la squadra di De Rossi perde l’occasione per avvicinarsi a quel quarto posto (ora è a meno sette) che vuol dire Champions, e ora non le resta che sperare di mantenere almeno il quinto, con l’Atalanta (che ha solo un punto in meno e, come la Roma, con una gara da recuperare) che soffia da dietro e preme, potendo contare su un calendario migliore rispetto ai giallorossi.

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La partita ha detto che il Bologna è stato superiore almeno nella qualità, più preciso nelle conclusioni, ha saputo approfittare della giornata storta, e stanca, della Roma, colpita anche dall’arbitro Maresca, che ha ammonito a senso unico (cinque giallorossi contro i due del Bologna e a Napoli saranno squalificati Llorente e Paredes). La squadra di Motta ha giocato da big, ha tenuto palla con qualità, ha colpito nei momenti chiave (due reti nel primo tempo e uno dopo la rete di Azmoun), ha gestito, senza andare quasi mai veramente in apnea.

Il Bologna è andato in sofferenza solo per qualche minuto a inizio ripresa, subendo il ritorno della Roma, sotto di due reti incassate nel primo tempo, da El Azzouzi (in rovesciata su cross di Calafiori) e Zirkzee (con una splendida giocata in area), quest’ultimo uomo squadra, regista, attaccante, rifinitore, testa e cuore di questo ormai non più sorprendente Bologna, che merita di stare dove sta. Il gol di Azmoun a inizio del secondo tempo porta solo una grande illusione. La Roma si spegne subito dopo, subendo in contropiede la rete del tre a uno di Saelemaekers, che con un cucchiaio stende Svilar in uscita. L’assedio finale dei giallorossi è confuso e porta a poco, il rischio è di subire il quarto gol in contropiede. Oggi restano le scorie di una magnifica rincorsa derossiana, che rischia di portare a nulla: la Roma si gioca tutto nei prossimi dieci giorni, a partire da giovedì quando dovrà giocare i 18 minuti di Udine (gara sospesa la scorsa settimana per dopo il malore a Ndicka), per poi domenica impegnarsi - con i giocatori contati (Lukaku è ancora infortunato e la sua assenza ieri si è fatta sentire) a Napoli, e quindi affrontare le due sfide con il Leverkusen, con in mezzo Juve e Atalanta (le ultime due gare la Roma le giocherà con Genoa e Empoli, ma forse i giochi saranno fatti). Il cammino è duro e lo sforzo prodotto fin qui comincia a pesare nelle gambe dei giallorossi. E la partita con il Bologna ne è la dimostrazione.


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