L'effetto Zeman svanisce a Verona, Crotone beffato dal Cagliari. Il Genoa si salva nel finale

Domenica 26 Febbraio 2017 di Redazione Sport
L'effetto Zeman svanisce a Verona, Crotone beffato dal Cagliari. Il Genoa si salva nel finale
Chievo-Pescara
L'effetto Zeman rimane all'Adriatico. Al Bentegodi di Verona prima sconfitta per il tecnico boemo nella sua nuova avventura alla guida del Pescara. Troppo Chievo per una formazione abruzzese poco incisiva in fase offensiva e in difficoltà in difesa quando i veneti aumentavano il ritmo. È una sconfitta che probabilmente rappresenta una pietra tombale alle speranze del Pescara ringalluzzito lo scorso turno dalla cinquina rifilata al Genoa e chiamato a confermare l'aria di riscossa. Ma a Verona la differenza è stata abissale. Chievo attento in difesa, pericoloso in attacco e con un paio di giocatori a centrocampo, vedi Birsa e Castro, decisamente di un altro livello tecnico rispetto a quelli del Pescara. Maran schiera De Guzman in regia al posto di Radovanovic. Davanti la coppia Inglese-Meggiorini con Birsa dietro alle punte. Zeman propone il tridente Benali-Cerri-Caprari. Il Chievo prende in mano sin dall'avvio il match che sblocca al 16' con una prodezza balistica di Birsa sul quale Bizzarri nulla può. L'ex portiere gialloblu tiene a galla il Pescara e quando gli avanti ospiti costruiscono qualcosa trovano Sorrentino a impedire il pareggio. Nella ripresa il divario si apre ancora di più. Il Pescara non cambia passo e quando lo fa il Chievo son dolori. Arriva il raddoppio di Castro, la traversa di Birsa, Bizzarri fa quello che può. Chievo ambizioso e in grado di regalare ai suoi tifosi ancora tante soddisfazioni.

Crotone-Cagliari
Un Cagliari cinico e spietato dà una lezione di praticità ad un Crotone che butta al vento l'occasione di poter continuare a sperare nella salvezza e che si autocondanna alla retrocessione. Dopo un buon primo tempo, la squadra di casa si scioglie nella ripresa dopo cambi, forse discutibili, effettuati dall'allenatore Nicola. Crotone in campo senza sorprese. Difesa a quattro con Claiton al posto dello squalificato Ferrari mentre il Cagliari, invece, lascia in panchina Borriello e Di Gennaro. Parte subito forte la squadra di casa consapevole che una vittoria le permetterebbe di accorciare sull'Empoli e superare il Palermo che ha ottenuto un pareggio nell'anticipo delle 12.30 con la Sampdoria. Il Crotone attacca a pieno organico ed al 10' sblocca la gara: Trotta dalla destra cambia gioco per Stoian che si ritrova tutto solo in area e fa partire un tiro sul quale Gabriel si tuffa invano. I sardi appaiono incapaci di reagire ed il Crotone potrebbe dilagare, ma sbaglia sottoporta. Al 13' Acosty arriva tardi di un soffio su un suggerimento di Falcinelli; al 28', invece, è proprio il capocannoniere del Crotone a sprecare un'occasione lisciando a pochi passi dalla porta su assist di Stoian. I sardi non riescono a costruire pressati in ogni zona dal Crotone che sembra padrone del campo. I calabresi, però, si concedono una distrazione fatale permettendo a Ionita di mettere in mezzo una palla sulla quale Claiton sbaglia l'intervento facile e offre a Joao Pedro il gol su un piatto d'argento. Nel secondo tempo il Crotone si butta avanti a testa bassa, mentre Rastelli sistema la sua difesa che non si distrae più. Il Cagliari non supera mai la metà campo avversaria, ma vince tutti i contrasti nella mediana e sulla linea di difesa. Soprattutto i sardi bloccano Stoian e Acosty, mentre Trotta gioca troppo da solo isolando Falcinelli. I cambi di Rastelli fanno la differenza. In campo entra la qualità di Borriello e Di Gennaro, e si vede. I padroni di casa inseriscono Nalini e Simy, che non danno lo stesso apporto. Ed infatti, una giocata di Borriello decide la gara al 24': il centravanti recupera palla su una corta respinta della difesa e, libero di calciare, da fuori area fredda Cordaz. Il Crotone gioca sui nervi. Attacca a testa bassa ma con disordine. Fino alla fine è un monologo dei padroni di casa che, però, non fanno mai soffrire il Cagliari. Il triplice fischio di Orsato sancisce la quinta sconfitta di fila del Crotone. Velata contestazione della tifoseria verso la società calabrese nel finale.

Genoa-Bologna
Finisce in pareggio al Ferraris tra Genoa e Bologna ed entrambe le squadre tirano un sospiro di sollievo perché fanno punti dopo un periodo di grande crisi.
Tutto accade nella ripresa con il vantaggio del Bologna di Viviano, su punizione, l'espulsione di Torosidis e il pareggio di Ntcham, che al 49' salva il Genoa con un bolide dal limite. Mandorlini esordisce sulla panchina del Genoa con il 3-5-2 e la coppia d'attacco Simeone-Pinilla in uno stadio mezzo vuoto per lo sciopero dei tifosi più caldi contro la squadra e la società. Donadoni deve rinunciare a Destro e conferma Petkovic. L'avvio è deludente con ritmi bassi e poche sortite offensive. Nei giocatori di casa la paura è palpabile e il Bologna lo capisce spingendo sull'acceleratore e schiacciando gli uomini di Mandorlini, spesso in difficoltà. Solo dopo mezz'ora il Genoa riesce a spezzare il gioco del Bologna spingendosi in avanti e conquistando due angoli consecutivi non sfruttati. Al 35' un errore difensivo di Burdisso innesca in area Petkovic che serve Dzemaili, ma il centrocampista svizzero a porta praticamente vuota si fa ribattere la conclusione da Burdisso che salva in scivolata. Nella ripresa Genoa più arrembante e pericoloso con Simeone, lanciato da Pinilla. Ma è il Bologna però a passare in vantaggio al 12'. Viviani direttamente su punizione con un preciso destro batte all'incrocio un immobile Lamanna. Il Genoa prova a rispondere ma i colpi di testa di Pinilla prima e Simeone poi terminano alti. È anzi il Bologna a sfiorare il raddoppio: Lamanna respinge un tiro di Dzemaili in area, sulla ribattuta Masina sbaglia clamorosamente. Il Genoa fatica a replicare e si regge soprattutto sulle sortite di Simeone. Proprio l'argentino va via in velocità alla mezz'ora e quasi al limite viene steso da dietro da Torosidis. Per Rocchi è rosso diretto e il Bologna rimane in dieci. Mandorlini inserisce Taarabt mentre Donadoni risponde con Helander. Il Genoa forte della superiorità numerica cerca l'assedio e sfiora il pareggio al 36' con Simeone. Al 43' Lazovic pesca Laxalt libero sul secondo palo ma il tiro a colpo sicuro dell'esterno genoano viene salvato da Mirante. Mandorlini si gioca l'ultimo cambio inserendo in pieno recupero Ntcham. Il francese ci prova subito dal limite ma la palla termina altissima. Un minuto dopo, al 49', fa il bis ma questa volta il suo potentissimo diagonale finisce alle spalle di Mirante per un pareggio importantissimo.
Ultimo aggiornamento: 18:39
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