Chissà che la seducente “Fornarina” di Raffaello non sia un'altra meta memorabile per gli appassionati rugbysti. C'è da scommetterci visto che con il biglietto del torneo Sei Nazioni di rugby si potranno visitare gratis venti musei di Roma. C'è l'imbarazzo della scelta. Nel carnet statale, val la pena mettere in agenda Palazzo Barberini, considerato il Prado della Capitale con i suoi quadri mozzafiato. La raffaellesca “Fornarina” è un esempio, ma non meno intrigante della implacabile “Giuditta” di Caravaggio. Castel Sant'Angelo, la fortezza dei papi eretta sul mausoleo di Adriano, è un viaggio nella storia, e per scoprire l'allure di una corte barocca (concepita dall'estro di Cristina di Svezia) basta fare un salto a Palazzo Corsini.
Chi vuole conoscere la grandezza degli Etruschi non può dimenticare Villa Giulia, dove il Sarcofago degli Sposi di 2500 anni fa da solo vale la passeggiata. Ma a sorprendere gli appassionati d'antichità è anche il Museo d'Arte orientale con le sue collezioni su Tibet, Cina e India. Nel circuito dei musei comunali, è consigliabile la Centrale Montemartini, non vicinissima al centro (siamo sulla via Ostiense) ma capace di regalare autentiche sorprese. Tra macchine elettriche di un Novecento industriale, sfilano statue millenarie come la dolce Musa Polimnia. Il tour dell'antico può toccare, poi, l'Ara Pacis incastonata nella teca di Richard Meier. E ancora, i Mercati di Traiano, che sanno evocare la grandiosità di un archi-star dell'impero come Apollodoro di Damasco. E i Musei Capitolini, che offrono un rendez vous con la statuaria da manuale, tra il Marco Aurelio, la Lupa capitolina e il Galata morente (ma splendido è anche il Discobolo come guerriero ferito). Chi predilige il moderno, può scegliere la Galleria di via Francesco Crispi e il Casino Nobile di Villa Torlonia o il Macro con tanto di caffetteria gourmet. Come sottolinea il ministro della Cultura Dario Franceschini, «questa iniziativa è la risposta migliore a chi pensa che il tifo sia solo estremismo e violenza». Laura Larcan
Ultimo aggiornamento: 21:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA Chi vuole conoscere la grandezza degli Etruschi non può dimenticare Villa Giulia, dove il Sarcofago degli Sposi di 2500 anni fa da solo vale la passeggiata. Ma a sorprendere gli appassionati d'antichità è anche il Museo d'Arte orientale con le sue collezioni su Tibet, Cina e India. Nel circuito dei musei comunali, è consigliabile la Centrale Montemartini, non vicinissima al centro (siamo sulla via Ostiense) ma capace di regalare autentiche sorprese. Tra macchine elettriche di un Novecento industriale, sfilano statue millenarie come la dolce Musa Polimnia. Il tour dell'antico può toccare, poi, l'Ara Pacis incastonata nella teca di Richard Meier. E ancora, i Mercati di Traiano, che sanno evocare la grandiosità di un archi-star dell'impero come Apollodoro di Damasco. E i Musei Capitolini, che offrono un rendez vous con la statuaria da manuale, tra il Marco Aurelio, la Lupa capitolina e il Galata morente (ma splendido è anche il Discobolo come guerriero ferito). Chi predilige il moderno, può scegliere la Galleria di via Francesco Crispi e il Casino Nobile di Villa Torlonia o il Macro con tanto di caffetteria gourmet. Come sottolinea il ministro della Cultura Dario Franceschini, «questa iniziativa è la risposta migliore a chi pensa che il tifo sia solo estremismo e violenza». Laura Larcan