Lazio, Immobile: «Solo uniti si batte il Bayern Monaco. Orgoglioso di essere il capitano in una serata storica»

Le parole di Ciro Immobile in conferenza stampa alla vigilia della sfida col Bayern Monaco

Lunedì 4 Marzo 2024 di Valerio Marcangeli
Ciro Immobile

Come da protocollo Uefa, dopo Sarri ha parlato un calciatore della Lazio e anche stavolta è toccato a Ciro Immobile. Ecco come si è espresso il capitano biancoceleste in vista del confronto di domani col Bayern Monaco, per il quale sono in palio i quarti di finale di Champions League.

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Pensi che la rabbia col Milan possa trasformarsi in grinta col Bayern?

«Siamo stati arrabbiati, ma non dobbiamo portarci dietro degli strascichi di nervosismo.

La partita è difficile e questi pensieri ci potrebbero portare solo dei problemi. Non meritavamo sicuramente di perdere venerdì».

Sull'impresa...

«Questa è una partita carica di responsabilità. Se si vuole fare qualcosa di storico non esistono cose semplici. Dobbiamo avere la stessa determinazione e lo spirito avuti a Roma, magari aggiungendo anche qualcosa in più».

C'è da aspettarsi un discorso motivazionale ai compagni?

«Io lo faccio in tutti gli stadi. Per la partita di domani non voglio esagerare, altrimenti rischio di appesantire solo la situazione che penso sarà già abbastanza nervosa di suo. Voglio una squadra unita, che giochi l'uno per l'altro: solo così si batte il Bayern».

Credete ancora nella qualificazione in Champions?

«Noi crediamo nel percorso che stiamo facendo. Essere qui per la Lazio è motivo di grande soddisfazione, rappresentare l'Italia ancor di più, soprattutto per quello che c'è dietro. Sono d'accordo col mister, non vedo tanto divario con gli altri campionati. Come nazione stiamo cercando di crescere, così noi come club. Queste partite sono importanti anche per il futuro».

Ti inorgoglisce la media migliore di Kane in Europa?

«Sì. Mi confronto sempre con i migliori e lui è uno di questi. Negli anni ho avuto la fortuna di incontrare tanti bomber e ho cercato di rubare qualcosa a tutti loro. Ovvio che Kane si vorrà rifare, ma ci penseranno i difensori».

Meglio giocare in Europa, piuttosto che in Italia dopo venerdì? E sull'evoluzione della Lazio...

«Se dovessi raccontare la mia evoluzione e quella della squadra stiamo qui fino a domani. Quando sono arrivato io a Formello c'era solo il parcheggio, guardate oggi com'è diventato il centro sportivo. I percorsi tecnico-tattici portano a miglioramenti societari e personali. Prima non giocavamo le coppe, oggi in palio c'è un quarto di Champions. Poi è ovvio che è meglio giocare domani dopo venerdì, altrimenti ci saremmo morsi le mani fino a lunedì in attesa dell'Udinese».

Qual è stata la chiave dell'andata? Si potrà riproporre?

«Credo che la vera chiave sia stato che tutti hanno fatto tutto ciò che abbiamo provato, senza che nessuno volesse strafare. Ognuno ha fatto il suo e al massimo. C'è stata coesione di movimenti che ci hanno aiutato a vincere».

Ti aspetti che questa sia la vostra prova di maturità?

«Sì, ma saremmo dei pazzi a non pensare che l'ambiente sia infernale. Tutto sarà difficile, quest'anno abbiamo avuto delle difficoltà, ora voglio solo che stiamo tranquilli e ci giochiamo le nostre carte».

Sarà una partita storica: che emozioni provi da capitano e uomo?

«Io, come il mister, ho avvertito delle sensazioni positive. Ho visto spirito, abnegazione e voglia di combattere anche contro il Milan in inferiorità umerica. Tutti sanno ciò che ho fatto e farò per questa squadra, sono super orgoglioso di indossare la fascia di capitano domani».

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