Piramide, il processo all'ex capo della massoneria non decolla: prossima udienza tra 11 mesi

Mercoledì 12 Luglio 2023 di Enzo Beretta
Piramide, il processo all'ex capo della massoneria non decolla: prossima udienza tra 11 mesi
Il tribunale di Perugia ha rinviato all’11 giugno 2024 (tra undici mesi) l'udienza per il conferimento dell’incarico a un perito che si occuperà della trascrizione delle intercettazioni nel processo 'Piramide' sulla Regione e gli affari con le farmacie nel quale, tra gli altri, era stato coinvolto l’ex gran maestro della massoneria Antonio Perelli. Nove persone tra dirigenti regionali e farmacisti sono state rinviate a giudizio nel gennaio 2020 dal giudice Lidia Brutti ma ancora non è stato sentito neanche un testimone. Stando alle accuse del pm Mario Formisano l’ex capo della massoneria, insieme a Luca Orlandi e Linda Richieri, avrebbe «gestito il servizio di Accreditamento della direzione Salute della Regione favorendo sistematicamente alcuni operatori sanitari accreditati o da accreditare ai danni di altri». Sono passati oltre quaranta mesi dal rinvio a giudizio ma fino a questi momento dinanzi al tribunale del capoluogo umbro non si è celebrata neppure un’udienza dibattimentale. Neppure un testimone. Ieri il collegio ha dichiarato prescritti alcuni reati contro la pubblica amministrazione tra cui ipotesi di abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio e una truffa aggravata. Rimane ancora in piedi l'ipotesi di associazione per delinquere, un altro paio di truffe (nelle quali vengono contestate le aggravanti), una concussione, due presunti casi di peculato e altrettanti falsi. Tutto - è quanto si apprende nella cerchia degli avvocati - dovrebbe prescriversi entro il 2026. Tra undici mesi il perito trascrittore sarà in aula per il conferimento dell’incarico: considerata la complessità del lavoro non si può escludere che venga richiesta una proroga. Nel procedimento si sono costituite parti civili la Regione Umbria e l’Ausl Umbria 1 attraverso gli avvocati Nicola Di Mario, Fernando Mucci e Francesco Blasi. 
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