Addio a Henry Williams, the Fly, 47 anni. Reggio, Venezia e Avellino avanti in Europa

Giovedì 15 Marzo 2018 di Vanni Zagnoli
Addio a Henry Williams, the Fly, 47 anni. Reggio, Venezia e Avellino avanti in Europa
E’ una sera bella quanto dolorosa, per il basket italiano. C’è l’impresa di Reggio Emilia, in semifinale di Eurocup, grazie alla bella vinta in casa con lo Zenit San Pietroburgo. Passano ai quarti dell’altra Eurocup (Fiba) Avellino e Venezia, mentre Sassari esce al supplementare.

E’ soprattutto la sera dell’addio a Henry Williams, the Fly, a 47 anni. Era ministro di culto alla mount Zion missionary baptist church di Charlotte, nel North Carolina, fucina di talenti, al pari di Indianapolis, gli è fatale una malattia ai reni, che lo aveva costretto alla dialisi dal 2009.
Arrivò nel ’92-’93, a Verona, con il gm Andrea Fadini. Tre stagioni e il salto a Treviso, fu mvp della regular season 1995-96, che portò al primo scudetto della Benetton di Mike D’Antoni. Quattro anni più tardi il trionfo in Saporta, sempre nella Marca. Giocò anche a Roma, tornò a Verona e poi a Napoli, promosso in A1 con lo stesso Fadini, nel 2002.
Venne scelto nel ’92 in Nba, da San Antonio, eppure non ci giocò mai. Grande realizzatore, era stato il migliore nella storia di Charlotte. Dopo il ritiro si dedicò al settore immobiliare, aprì una compagnia di software e poi commerciava in distributori automatici. Lascia la moglie Katrina e tre figli.

TRE SU QUATTRO NELLE EUROCUP 
Mentre Milano è quasi fuori dall’Eurolega (“Ma ha ancora speranze”, sottolinea il presidente federale Gianni Petrucci), Reggio Emilia è alla prima semifinale di Eurocup della storia, giocherà contro gli altri russi del Kuban, al confine con la Turchia, allenati dal mito Obradovic e imbattuti nella stagione europea, con 18 vittorie su 18. Il fattore campo è per la squadra di Joe Ragland, neanche titolare, ultimamente, si gioca anche lì al meglio delle due su tre. La Grissin Bon batte il ricchissimo Zenit anche grazie all’assenza di Karasev, il figlio del coach, da 1,5 milioni di stipendio. Finisce 105-99, con troppe palle perse dei russi, Reggio ha corso tanto e sfrutta il fattore campo.

Avellino passa in Bielorussia per 72–81, contro il Tsmoki-Minsk, dopo il 70 pari di Irpinia e ora avrà la Juventus Utena, già incrociata lo scorso anno in Champions. Il migliore è Ariel Filloy, 22 punti e 5/6 da tre; 17 per Wells, 15 per Rich 15.

Venezia perde 88-86 in Ungheria, contro l’Egis Kormend, battuto di 32 punti al Taliercio. Nei quarti avrà i russi dello Nizhny Novgorod. Stefano Tonut fa 22 punti in metà partita, con 4/6 da 3; 19 per Peric.

Sassari spreca i 17 punti di vantaggio conquistati in casa, perde in Francia 100-81, dal LePortel. E’ fatale il dopo intervallo, con Hassel (33 punti), che arriva al +22. I sardi arrivano comunque all’overtime e lì subiscono anche Begarin. Bamforth e Hatcher fanno 16 punti, Jones 14.

 
Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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