Mondiali, parola al ct Cassani: «Italia è ora di vincere»

Lunedì 18 Settembre 2017 di Gabriele De Bari
Mondiali, parola al ct Cassani: «Italia è ora di vincere»

Il Mondiale manca all'Italia ormai dal 2008: un'eternità per la gloriosa storia del nostro ciclismo. Il ct, Davide Cassani, che sta preparando la sfida iridata sul circuito norvegese di Bergen, ci parla delle possibilità e delle aspettative azzurre per domenica prossima.
Siamo pronti a spezzare il lungo digiuno?
«Ho una squadra forte, composta da corridori in forma e ben assortiti».
Quindi possiamo vincere a Bergen?
«Certo che possiamo, però non siamo i favoriti. Non abbiamo la punta di diamante ma elementi di spicco che potranno far saltare il banco».
Veniamo ai ruoli: Viviani sarà il capitano?
«Sì, Elia arriva da un periodo splendido: ha vinto in Belgio e Gran Bretagna, battendo alcuni velocisti tra i più bravi, Ha ritrovato condizione e morale. Lui sarà il faro della squadra».
E le alternative per cambiare strategia in corsa?
«Ci sono Colbrelli, Trentin, Ulissi e Moscon. Insomma siamo preparati a interpretare la gara in ogni circostanza».
Si arriverà in volata, come sostengono in tanti?
«Dipenderà dal tempo, soprattutto dalla pioggia. Bergen è la città più piovosa d'Europa, al Nord avremo già un clima prettamente autunnale. Credo che le condizioni atmosferiche potranno recitare un ruolo importante nello svolgimento del Mondiale».
Si augura pioggia o sole?
«Colbrelli è un corridore che va molto forte quando piove... Ed ha vinto la Bernocchi. Mi auguro che ci sia tanta selezione, così qualche favorito potrebbe anche restare fuori dalla lotta».
Che corsa farà la nazionale azzurra?
«Di attesa, di rimessa. Lasceremo il controllo agli altri, a squadre più attrezzate di noi. Il Belgio soprattutto, poi la Norvegia che correrà in casa. Potrebbe arrivare anche un gruppo di 30 elementi a giocarsi il titolo in volata. E in quel gruppo speriamo di avere Viviani e Colbrelli e non i velocisti più accreditati».
A quali nomi si riferisce?
«A Kristoff, Matthews, Groenewegen, Gaviria».
La Norvegia ha anche Boasson Hagen, che non è amico di Kristoff.
«Non sono amici ma si sopportano e, quando si corre un Mondiale, la situazione può cambiare. Kristoff sarà per la volata mentre Boasson Hagen sono certo che si muoverà prima, per anticipare gli sprinter».
E Sagan?
«Lo slovacco, campione del mondo nelle ultime due edizioni, sarà ancora l'avversario da battere. Se arriverà con i primi, penso che farà lo storico tris consecutivo. Ma occhio anche al campione olimpico di Rio, Van Avermaet».
Torniamo agli azzurri.
«Trentin è reduce da quattro tappe conquistate alla Vuelta e può far bene su ogni tipo di tracciato. Ma nutro grande fiducia nel giovane Moscon. Ho convocato corridori completi, che amano la maglia azzurra e sono pronti al sacrificio per la squadra».
L'Italia aspetta il titolo iridato da troppo tempo.
«Da quando non vinciamo una Sanremo, una Roubaix, un Fiandre? Il ciclismo italiano attraversa un periodo difficile per le corse di un giorno. Ma noi siamo pronti a provare di tutto per conquistare almeno una medaglia in Norvegia».
Gabriele De Bari
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Ultimo aggiornamento: 16:37