Dalla Parigi-Nizza al Giro, arrivano le Classiche: le speranze azzurre sono tutte sui giovani

Lunedì 5 Marzo 2018 di Gabriele De Bari
Dalla Parigi-Nizza al Giro, arrivano le Classiche: le speranze azzurre sono tutte sui giovani

Sabato le Strade Bianche, ieri è scattata la Parigi-Nizza, con la vittoria del francese Demare, mercoledì partirà la Tirreno-Adriatico, edizione numero 53, che si concluderà martedì 13. La stagione del grande ciclismo sta entrando nel vivo e sarà inaugurata dalla Sanremo, in programma il 17 marzo, prima classica-monumento di primavera. La marcia di avvicinamento, in realtà, è cominciata da gennaio con le formazioni impegnate in luoghi caldi ad affinare la preparazione.
IL CASO FROOME
Si parte con la vicenda Froome ancora da risolvere che tiene banco a livello mondiale. Il campione venne trovato positivo al sambutamolo alla Vuelta, a settembre. Ebbene, nonostante siano trascorsi diversi mesi, nessun provvedimento è stato ancora preso tanto che Froome è tornato alle corse, suscitando tante polemiche. Il ciclismo chiede di fare chiarezza per evitare di riscrivere le classifiche, come è accaduto in passato.
GLI ALFIERI
Vincenzo Nibali ha annunciato che punterà a Tour e Mondiale, Fabio Aru ha scelto il Giro d’Italia. Nelle classiche speriamo in due giovani emergenti che hanno dimostrato di essere già competitivi. Gianni Moscon, quinto nella Roubaix dello scorso anno, tornerà sulle pietre per vincere la regina delle classica. Ha già ricevuto l’investitura di Francesco Moser, tre volte primo nel velodromo di Roubaix. «Ha messi tecnici e atletici per conquistare questa classica, credo che lo vedremo tra i grandi protagonisti». Al suo fianco ci sarà un altro giovane, quel Filippo Ganna, campione del mondo dell’inseguimento nel 2017 e 2018, che ha vinto anche la Roubaix juniores nel 2016, dimostrando attitudini a correre sul pavé. Le speranze azzurre nella campagna del Nord si appunteranno su questi ragazzi, con Nibali che ha cerchiato in rosso la Liegi. Per la Sanremo, invece, classica riservata ai velocisti, l’Italia spera in Viviani che ha già centrato un paio di importanti vittorie contro i migliori interpreti degli sprint. Purtroppo l’Italia continuerà a non avere formazioni Pro Tour nel contesto di un mondo che appare in crisi economica per le crescenti e folli spese per allestire gli organici. In difficoltà, e a rischio chiusura, persino l’Astana una delle squadre più forti in assoluto. Una stagione che vedrà anche cambiamenti importanti nei grandi Giri dove ogni gruppo potrà schierare solo otto corridori, uno in meno del passato. Ma intanto sulle strade si è tornato a correre e a tifare, perché il grande barnum del ciclismo ha alzato il sipario.
 

Ultimo aggiornamento: 11:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA