Europei nuoto, tris d'oro per l'Italia con Dotto nei 100 stile libero, Orsi nei 100 misti e Sabbioni nei 50 dorso

Domenica 17 Dicembre 2017 di Redazione Sport
Europei nuoto, tris d'oro per l'Italia con Dotto nei 100 stile libero, Orsi nei 100 misti e Sabbioni nei 50 dorso
Triplete d’oro (più un argento) per l’Italia oggi a Copenaghen, europei di nuoto in vasca corta. Gli azzurri sono terzi nel medagliere che distingue i metalli privilegiando l’oro (ma seconda è più Katinka Hosszu da sola, 6 ori su 8 ungheresi), secondi nel totale delle medaglie (Ruassia 18, Italia 17), ma primi, il termometro di un movimento, nella classifica a punti che tiene conto dei finalisti. Peccato che sul podio oggi non si sia vista la Rai che, presa da una tappa del ciclocross e da una partita di campionato non ancora decisiva per la pallavolo, ha scelto per il trionfale nuoto la differita notturna.

NON C’E’ VASCA CHE TENGA PER LUCA
Luca Dotto, campione d’Europa nei 100 stile libero in vasca lunga, ora lo è anche in vasca corta. Alla Royal Arena di Copenaghenoggi, nella giornata conclusiva dei campionati continentali, l’azzurro ha regalmente condotto la gara regina di questo sport, riuscendo in un doppio che in Italia era riuscito soltanto a Filippo Magnini. Il tempo di 46.11 polverizza il suo personale. “Volevo quest’oro: mi ero risparmiato in batteria e finale per sparare tutto qui: dovevo prendermi quel che non avevo preso con l’argento del 2011. E’ incredibile: erano sette anni che non mi miglioravo e adesso ho ottenuto questo crono, staccando subito il gruppo e tenendolo a distanza”.

Già, perché il suo 46.11 (tempo di reazione 0,56, il più basso e dunque il migliore degli otto finalisti, passaggio in 22 secondi netti, mezzo secondo meglio del primo degli avversari già ai 50 metri) è largamente inferiore, e quindi migliore, del 46.54 con cui il belga Timmers ha preso l’argento e del 46.64 del bronzo inglese Duncan Scott. ”Questa è anche una iniezione di fiducia per il futuro” ha detto Luca, che con questa ha preso la sua terza medaglia a Copenaghen, dopo l’argento della staffetta iniziale e il bronzo dei 50 individuali.

LA RISPOSTA DI MARCO
Subito dopo un altro oro per l’Italia: è quello che conquista Marco Orsi nei 200 misti, specialità nella quale gli azzurri non avevano mai vinto un oro in questa rassegna. ”Ho visto Luca fare un bellissimo 100 e non potevo fare meno” ha detto Marco, detto Bomber, che era rimasto male l’altro ieri quando era stato il terzo azzurro nei 100 alla qualificazione e dunque era rimasto furoi dallo stile libero, gara nella quale era campione.

Aveva così deciso di tuffarsi nei 100 misti, che forse si era tenuto di riserva, ed è qui che ha concesso il personale bis d’oro, in gara diversa. Lo ha fatto stabilendo il nuovo record italiano, 51.76. ”Quando dopo la rana ho visto il russo Fesikov, il favorito, lì vicino, ci ho creduto ed ho fato tutto; sapevo che era difficile, ma lo volevo per me, per la mia famiglia, per il mio allenatore. E’ un oro che mi ripaga di tante cose”. Dietro Orsi si sono piazzati per l’appunto Fesikov, 51.94, e l’olandese Stolk, 51.99, i tre sotto i 52 secondi. In questa finale l’Italia aveva anche Simone Geni, ottavo in 52.15: ”Cercavo il mio personale, ma nello stile libero finale mi sono mancate le gambe. Ma sono strafelice per Marco che è bolognese come me”.<HS0.1>

E SIMONE NON CI STA
Visti quei due, Dotto e Orsi, Simone Sabbioni, che ora s’allena con Matteo Giunta, l’allenatore della Pellegrini, non ci stava: così si prendeva l’oro anche lui, nei 50 dorso, dopo aver superato la mattina la batteria e il primo pomeriggio la semifinale. Simone, che viene dal centro federale di Verona e che era stato protagonista della sventura che gli aveva visto srotolarsi sotto i piedi il device di partenza nella staffetta (e andare a fondo così la sicura medaglia, forse d’oro nella staffetta del mischione, due uomini, due donne, quattro stili), ha sconfitto il fenomeno billennial, il russo del 2000 Kolesnikov, quello che nuota con il ciondolo al collo, anzi sulla schiena nuotando a pancia su.

Per Sabbioni, che ha una partenza fulminante, e solo 21 anni, il tempo è da record italino con 23.05; il billennial russo chiude in 23.07, argento. ”Volevo spaccare il mondo: ho vinto con cattiveria. Ho visto che le altre volte nel secondo 25 mi mancavano le gambe, così con Matteo abbiamo deciso che bisognava provare a mergere prima dalla subacquea. La scelta è stata giusta”. “Come quella - dice - di essere andato a Verona: nuova vita e nuovi stimoli”. E ha spaccato almeno l’Europa, almeno per ora...

RAGAZZE DA FINALE
In campo femminile oggi nessun podio individuale: Ilaria Bianchi è stata quinta in 56.65 nei 100 farfalla vinti dalla svedese Sjoestroem in 55 netti (”Mi è arrivata la botta di stanchezza; avessi fatto il mio record sarei salita sul podio” ha detto Ilaria); Simona Quadarella è stata settima nei 400, lei che ama le distanze più lunghe. Chiude in 4:07.84 la gara vinta dall’ungherese Kapas e che vede al bronzo Julia Hassler, prima medaglia europea natatoria per il montagnoso principato del Liechtenstein. Sesta anche la staffetta mista, Scalia, castiglioni, Di Liddo, ferraioli con prime le svedesi trainate dalla Sjoestroem che oggi ha fatto gli straordinari gareggiando di continuo.

CHIUSURA D’ARGENTO

Non era finita la conquista del podio per gli azzurri: i ragazzi della 4x50 mista hanno conquistato l’argento ed hanno chiuso con in bellezza, con la diciassettesima medaglia globale, l’Europeo di Copenaghen. Due dei quattro erano i ragazzi appena d’oro giachhè la formazione prevedeva Sabbioni, Scozzoli, Codia e Dotto (Scozzoli oro l’altro giorno, Codia argento). 1:31.91 il tempo azzurro, quello d’oro russo 1:30.44. Kolesnikov si consolava con l’aglietto del dorso più veloce di Sabbioni: ma quando contava per l’oro individuale fu più veloce Simone...

Risultati sul sito www.federnuoto.it
Ultimo aggiornamento: 19:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci