Marcia, Schwazer: «Sono stato accolto bene dai compagni e dalla Fidal»

Sabato 7 Maggio 2016 di Redazione Sport
Marcia, Schwazer: «Sono stato accolto bene dai compagni e dalla Fidal»
«Cari amici. Domani è una giornata molto importante, affronto un test fondamentale». Inizia così la lunga lettera che Alex Schwazer ha pubblicato su facebook in vista del suo ritorno in gara nella 50 km dei mondiali di marcia a squadre in programma domani (inizio ore 9) a Roma. «La Federazione, la squadra e i miei compagni mi hanno accolto molto bene», tiene a precisare l'altoatesino, cercando di smorzare i toni dopo le polemiche di alcuni azzurri sul suo ritorno in nazionale una volta scontata la squalifica di 3 anni e mezzo per doping.

«Questi tre anni e mezzo lontano dalle gare sono stati difficili - prosegue Schwazer - ma mi hanno dato la consapevolezza che, come sportivo, vivevo in un microcosmo.
Non mi rendevo conto di essere un privilegiato rispetto a tutte le persone che quotidianamente combattono le proprie battaglie. Quando fai sport la fatica è un privilegio». Per tornare competitivo si è allenato a Roma, per essere anche credibile e polito ha scelto la guida di Sandro Donati, grazie al quale «ho raggiunto tanti piccoli nuovi obiettivi grazie ad allenamenti molto vari e mirati. Lo ringrazio, così come ringrazio anche la mia manager Giulia Mancini e l'avvocato Gerhard Brandstaetter per il loro lavoro quotidiano», aggiunge Schwazer. L'altoatesino tiene a sottolineare che «a Roma sono stato molto bene. I romani sono persone molto aperte e con il cuore grande. Le persone che ogni giorno mi vedevano allenare in quartiere mi hanno ricoperto di affetto. Il conducente di autobus, il pensionato, i ragazzi che tornavano da scuola, settimana dopo settimana mi hanno trasferito tanta energia. Ho ricevuto tanti messaggi di incoraggiamento per questo mio ritorno in gara e vi ringrazio di cuore. Il vostro supporto è stato davvero importante per me». Quanto alla condizione atletica, Schwazer non si sente di promettere niente: «Si parte alle 09:00 dall'Arco di Costantino - la disamina della gara che lo attende - con arrivo allo stadio delle Terme di Caracalla. È da 4 anni che non faccio la gara dei 50 km. Non so esattamente quante ne ho fatte in passato, ma sicuramente non più di una ventina. La 50 km non si può verificare in allenamento, troppo pesante. Importante sarà capire come mi sento verso la fine della gara. Ai 40 km potrei riuscire ad aumentare l'andatura o magari trovarmi a soffrire per mantenerla. In passato è successo che dovessi anche ritirarmi. Non ho paura, ma ho grande rispetto della distanza. È importante fare un buon tempo anche per la classifica a squadre».
Ultimo aggiornamento: 15:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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