ROVIGO - «Ci siamo visti negare sia il rimpatrio in Italia della salma che un'ultima visita a Massimo», è lo sfogo di Chiara Rossi, sorella maggiore del pilota campione mondiale di motonautica. «Le autorità tedesche ci hanno comunicato di avere bloccato le procedure di rimpatrio del corpo di Massimo, che è stato portato in un altro luogo a noi sconosciuto, per ulteriori indagini e accertamenti». Insomma bisognerà attendere ancora un bel po’ prima di conoscere la data dei funerali del 23enne pilota di San Bellino vittima di un tragico incidente durante una gara del campionato tedesco.
La Federazione Italiana Motonautica precisa che i tempi in questi casi possono arrivare a un paio di settimane, prima di avere il via libera per il funerale. Intanto mentre il Coni nazionale non ha fissato alcun tipo di tributo alla memoria di Rossi per i campionati europei in programma in Italia da domani a domenica, gli organizzatori stanno pensando come onorare il campione iridato.
A San Bellino si è voluto ricordare Massimo Rossi con lo shoefiti, la "moda" di lanciare scarpe sui cavi delle linee elettriche o telefoniche in luoghi simbolo per gli adolescenti o come omaggio a giovani vittime di incidenti.
Schianto in gara, negato il rimpatrio
della salma e la visita ai familiari
Giovedì 6 Ottobre 2016
di Marco Scarazzatti
Nei mesi scorsi se ne erano viste verso Grignano, mentre un paio di giorni fa, sulla strada che da Fratta conduce a San Bellino ne è stato appeso un paio.