Mondiali, l'Italia pareggia con l'Ungheria 9-9

Mercoledì 19 Luglio 2017 di Piero Mei
Mondiali, l'Italia pareggia con l'Ungheria 9-9
Ora si gioca con il pallottoliere: il classico della pallanuoto, che è Italia-Ungheria, è finito 9 a 9. E così il Settebello e i magiari si trovano a pari punti ma per avere il primo posto del girone, ora che l’Italia dovrà affrontare l’Australia e l’Ungheria la Francia, con probabili successi di entrambi, ci vorrà una miglior differenza reti nei confronti della terza classificata, a bocce ferme l’Australia. Con i “Canguri” gli ungheresi hanno vinto 13 a 3. Perciò l’Italia per essere prima dovrà superare questo più 10.

Il match di stasera all’Alfred Hajos, come si chiama il centro intitolato al primo olimpionico di nuoto di sempre (Atene 1896) e architetto progettista dell’impianto (ci vinse un oro a Parigi 1924 quando c’erano i concorsi d’arte) è stato acceso, specie per gli ottomila arrampicati fin quasi sui pennoni portabandiera, ma anche in acqua. L’altalena è stata continua, e se l’Italia è andata subito in vantaggio poi ci sono stati agganci, sorpassi e controsorpassi.

Il glorioso trentottenne Tempesti, il portiere-leggenda richiamato dopo il morbillo di Del Lungo, ha giocato la seconda metà di partita. L’ugualmente “richiamato” Mirarchi aveva segnato il 9 a 7, l’ungherese Vamos le due reti del 9 a 9 finale. I parziali per l’Ungheria:4-4, 2-1, 1-3, 2-1.

DICE CAMPAGNA
Il cittì Campagna ha definito la partita “bellissima, per il pubblico, per i giocatori e per tutto lo staff. Non siamo partiti bene, perché abbiamo subito nel primo tempo due gol a uomini pari e in una partita che si stava indirizzando su un numero molto alto di espulsioni prendere gol in questo modo, senza far faticare gli avversari, poteva diventare pesante a livello psicologico. Abbiamo reagito, abbiamo giocato meglio anche sul piano fisico. Nel terzo tempo ho messo Tempesti per dare una sferzata psicologica e intimorire gli avversari”. Per il risultato un po’ di rimpianto: “Peccato alla fine perché, tornati in vantaggio, abbiamo subito gli ultimi due gol, uno in doppia inferiorità numerica e l’altro dopo un timeout; poi abbiamo avuto anche l’occasione per segnare. Sono piccoli dettagli che potevano farci vincere la partita”. E ora? “Abbiamo 48 ore per smaltire le tossine accumulate e pensare alla prossima partita con l’Australia. Se vogliamo arrivare primi nel girone dovremo vincere con più di 10 gol di scarto. Mi sembra molto difficile, ma ci proveremo. Con la prestazione di stasera abbiamo mandato un chiaro messaggio a tutti”.
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 00:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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