Mondiali, prima sconfitta dell'Italia: vince la Serbia 3-1

Martedì 16 Ottobre 2018
Mondiali, prima sconfitta dell'Italia: vince la Serbia 3-1

All’undicesimo ostacolo, l’Italia cade. Sarebbe stato bello provare a vincere tutte e 13 le gare, aggiudicarsi il campionato del mondo da immacolate, l’1-3 con la Serbia peraltro è indolore. Le semifinali sono incrociate e fra Olanda e Cina, in campo dalle 12,20, non fa grande differenza, di sicuro i Paesi Bassi hanno meno esperienza.

C’è Elena Pietrini al posto di Myriam Sylla, completamente a riposo. Fatica inizialmente in ricezione e in difesa, poi prende ritmo in attacco. L’Italia c’è, anche nella diagonale palleggiatore-opposto, le mani di Malinov sono perfette nel chiamare in causa Egonu. Dal 4-7 si va sul 16-14, con due pipe della 19enne di Cittadella. Ognjenovic la mura, accade la stessa cosa a Lucia Bosetti e così la Serbia va, sul 17-21. In un timeout, Mazzanti non parla, lascia che lo facciano le ragazze, per responsabilizzarle. Fa debuttare Sylvia Nwakalor, per un giro davanti, il primo set sfugge, per 21-25, complice un’altra ricezione sbagliata dalla figlia di Alberto Pietrini, ex pivot della Livorno del basket. Egonu si tocca la spalla destra, ricorre a uno spray, resiste sul parquet, in un impianto di Nagoya con appena un migliaio di spettatori.

Affanni in ricezione per Pietrini anche nel secondo parziale, Egonu ritrova però continuità, con schiacciata ed ace. Il muro di Danesi vale il 10 pari, gli scambi si allungano, la mancina Boskovic conclude un’azione infinita, di 37”. Due ricezioni sbagliate da Pietrini e due muri di Rasic valgono il -4. L’Italia non rientra più, nonostante il doppio libero, Parrocchiale accanto a De Gennaro. La ricezione salta a ripetizione (15-23) e anche il secondo è della Serbia, per 19-25.

Il terzo va meglio, con i muri di Danesi e Chirichella e la battuta azzeccata da Elena Pietrini. La nazionale avanza sull’11-8, si fa riprendere a quota 11, Anna Danesi si conferma miglior muro del mondiale e anche Pietrini sorride, trovando il 15-12. Chirichella assesta due muri, Egonu una difesa a terra. Il muro di Ofelia vale il 19-14 e un finale di parziale in controllo. Egonu quasi balla, per festeggiare un muro. Gli occhi di Lia Malinov sintetizzano quanto la nazionale tenesse all’imbattibilità, al di là degli esperimenti. La Serbia piomba comunque sul 24-23, Egonu non si fa pregare e chiude il setpoint.

Nel quarto, il livello di gioco scende, due attacchi rossoblù fuori permettono all’Italia di avanzare e di resistere sull’11 pari, con il muro di Danesi. I volti sono distesi, il sorriso di Egonu largo, quando atterra il 15-14. Due muri sulla nigeriana significano tuttavia -2. Nel timeout parla solo il tattico, Giulio Bregoli, in una partita senza tensioni. Entra per due scambi Serena Ortolani, la moglie del ct, che l’ha reso padre. Con Monica De Gennaro, è l’unica ultratrentenne della rosa, vogliosa di arrivare a Tokyo. Pietrini sbaglia ancora in ricezione (20-23) ma azzecca un gran battuta, a 18 anni è fin troppo brava. Boskovic sfrutta il matchpoint e vince la Serbia, 23-25. 

Le campionesse d’Europa sono superiori al centro, non fanno riposare nessuna, tentando di evitare la Cina, che le aveva battute nella finale olimpica di Rio. Domani il trasferimento a Yokohama, con il treno da oltre 300 orari, venerdì le semifinali.

E’ un’Italia dalla grande audience in tv, ieri per l’impresa al tiebreak sul Giappone c’era un milione e 800mila spettatori, sintonizzati su Rai2, il doppio per il quinto set.

Numeri da volley maschile, ma questa nazionale sta facendo innamorare gli italiani. 

Ultimo aggiornamento: 15:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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