Mondiali vasca corta, altre tre finali per il nuoto azzurro

Venerdì 14 Dicembre 2018 di Piero Mei
Mondiali vasca corta, altre tre finali per il nuoto azzurro
Altre tre finali si passano una mano d’azzurro nel programma di oggi (ore 12 italiane) ai mondiali di nuoto in vasca corta ad Hangzhou, in Cina. Ai due già previsti, l’attesissimo Marco Orsi nei 100 misti ed il ritrovato Simone Sabbioni nei 50 dorso, si sono aggiunte due staffette maschili, la 4x50 stile libero, e la 4x200 stile libero che per il gran finale potrebbe esibire come frazionista Gabriele Detti, ed Erica Musso nei 400 stile libero. In questa gara è tornata in vasca Simona Quadarella ma è nona, appena fuori dalle prime otto. E niente finale, se non c’è un ritiro, che di solito non c’è.

SIMONA E’ NONA

“Sono sincera: ho proprio faticato” dice Simona Quadarella. Non si riferisce alla finale degli 800 stile libero di ieri che l’hanno vista d’argento ma alla serie dei 400 stile libero, dei quali è ugualmente campionessa d’Europa in vasca lunga, come è anche dei 1500. “Sono andata a letto a mezzanotte e alle 8 di stamattina ero già in bus, direzione piscina. La finale sarebbe stata un bel traguardo, ma poi sarebbe stata durissima: mi mancano tanti particolari in vasca corta. Partenza, virate: se perdi un metro dalle altre, recuperare è difficilissimo. Sarebbe stata durissima una finale, ma ci speravo. Magari una delle due russe rinuncia, non si sa mai”. La Quadarella ha chiuso con il nono tempo, 4.04:97, ed è perciò la prima delle escluse.

Settima, e dunque fra le otto che si tufferanno per il titolo oggi nel pomeriggio cinese, Erica Musso, 4.03:37. “La gara non mi è venuta come volevo. Ho tenuto d’occhio l’americana, magari era meglio se mi basavo sulle mie sensazioni: avrei fatto meglio”. L’americana è la Smith, battuta ieri dalla Quadarella negli 800 e che alla fine è seconda nel ranking fra le millennials Titmus, australiana classe 2000 e l’adolescente cinese Wang, la sedicenne d’oro contro Simona.

QUARTETTI D’ASSALTO

Promosse alle finali entrambe le staffette maschili. Quella veloce, 4x50 stile libero, pure senza Marco Orsi che tiene le energie per la finale pomeridiana dei 100 misti, ottiene il miglior tempo, ma gli Stati Uniti, terzo, metteranno in vasca Caeleb Dressel, nuovo squalo. L’Italia, Condorelli, Vergani, Zazzeri e Miressi, ferma il cronometro sull’1.24:10 davanti a russi (senza Morozov in batteria) e americani. Dice Condorelli, italiano di fresco: “Per essere di mattina va bene il tempo: ce la possiamo giocare”; aggiunge Miressi: “Ora non conterò il tempo, conteranno le medaglie; non avevo mai nuotato 20.99 lanciato”. Zazzeri mette in programma che “bisognerà cambiare mentalità e mettere qualcosa in più per giocarcela”, ed è semplice nelle parole e complicato nei fatti quello di Vergani: “Vogliamo andare fortissimo”.

La 4x200 stile libero strappa il terzo tempo totale: 6.56:97 il crono con il quale Megli, Ciampi, Proietti Colonna e Zuin seguono il quartetto russo e quello americano ma precedono quello cinese, nel quale, come secondo frazionista, si rivede Sun Yang, che con 1.43:01 stampa la terza miglior frazione dell’intero campo. “E’ bello gareggiargli vicino: senti il pubblico che lo trascina ed ha galvanizzato anche me”, commenta Ciampi.

LE SOLITE RANE

Aspettando Scozzoli nei 50, la rana azzurra continua a far festa con le ragazze: sia Martina Carraro, che ha appena preso il bronzo, che Arianna Castiglioni superano il primo turno nei 100 e vanno in semifinale. Per la Carraro c’è il terzo tempo, 1.05:06, per la Castiglioni il quinto, 1.05:24.

“Mangerò bene a pranzo, e voglio migliorarmi ancora” promette la Carraro che confessa di aver avuto un calo di zuccheri in mattinata, di qui la promessa. Così trema il record italiano: basta un miglioramento di 6 centesimi da stamane. “Mi gestirò meglio, perché sono arrivata morta agli ultimi metri” dice la Castiglioni, che poi fa notare come “questo è il mio miglior tempo di mattina”

DELFINI TRISTI

Vanno maluccio nei 50 delfino sia Matteo Rivolta che Piero Codia che comunque passano il turno e sono in semifinale. Rivolta accusa ancora difficoltà in partenza, come gli è capitato nei 100 dove partì sbilenco rinunciando a gareggiare: “Stiamo studiando il perché e cercherò di far meglio nel pomeriggio”. Dovrebbe: è tredicesimo con 23:02. Piero Codia, 23.03, è quindicesimo e torna, laconico e misterioso, sulla delusione dei 100 delfino di ieri: “E’ come se non fossi io in acqua”. Cinquanta metri oggi per rifarsi.

Piero Mei

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Ultimo aggiornamento: 14:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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