Nuoto, Quadarella d'oro agli Europei: «Questa gara la volevo proprio così»

Sabato 4 Agosto 2018 di Piero Mei
Quadarella
GLASGOW Simona Quadarella è una ragazza d’oro: anche di fatto. Ha conquistato la medaglia europea più preziosa vincendo gli 800 metri in 8:16.35 che è anche il record italiano, che durava ormai da Roma 2009, ai giorni in cui si nuotava con il costume natante di gomma, e che apparteneva ad Alessia Filippi, che di Simona bambina era un idolo, più di Totti e della Roma. La gara di Simona è stata esemplare, giacché ha lasciato solo tre vasche di primo posto alla ragazzina ungherese Kesely, poi ha preso lei il comando delle operazioni e mai più lo ha lasciato, anzi è aumentato via via il suo vantaggio, tanto che gli incitamenti potevano sembrare perfino inutili. Il piccolo dolore alla spalla che l’aveva preoccupata negli ultimi giorni svaniva, non con la borsa di ghiaccio o le pomate, ma con il trascorrere dei metri che l’avvicinavano alla mèta, studiata, pensata e attesa.

LE FRASI
Perché Simona non era emozionata più di tanto: «Forse perché me l’aspettavo quest’oro, anche se non ci credevo del tutto. Guardavo le altre dietro e pensavo «chissà se starò facendobene»: Lo stava facendo. «Finalmente un oro in una gara molto importante, una gara che volevo così; il mio segreto è forse la pazienza di aspettare e di lavorare duramente per raggiungere lo scopo». Lo scopo è raddoppiare nei 1550? «Speriamo, vedremo. Intanto c’è questa medaglia che è per me e per tutti quelli che mi aiutano; è la conferma che tutti abbiamo lavorato bene». Il primo pensiero battendo le mani sull’acqua dopo la vittoria? Vengono in mente tante cose in momenti come quelli, ma non saprei ricordarle adesso». E il record? «E’ bello farlo qui, in una manifestazione così importante. Ha un sapore diverso».

ELENA DI BRONZO
Elena Di Liddo prende il bronzo nei 100 farfalla che naturalmente vanno alla svedese Sjoestroem (ha raddoppiato in serata nei 50 stile: due ori). «La tensione è una brutta bestia» dice Elena che ha chiuso in 57.58 togliendo il gradino buono a Ilaria Bianchi per quattro centesimi. «Una rivalità in casa ha fatto migliorare tutte e due. E’ un buon punto nella mia carriera, ormai che ho 25 anni (!!!) e sono tornata a casa mia in Puglia. Spero che questa medaglia spinga ci di dovere a fare qualcosa per lo sport al sud; io per entrare in una vasca da 50 metri devo fare chilometri e chilometri, ma la tranquillità che ti dà stare a casa non te la dà nient’altro». Una dedica per il fidanzato, il pallanuotista Nicola Cuccovillo, gesti teneri per la medaglia e la mascotte della premiazione: «Stanotte dormirò con loro».

FEDERICA, 200 METRI DI COMPLEANNO
Oggi Federica Pellegrini compie 30 anni, 15 in azzurro. L’happy hour prima della festa, se ce ne sarà una, l’ha trascorsa, per 1:56.76 il suo tempo lanciato che è tra i migliori delle donne in gara, sui 200 metri della frazione della gara novità. E’ la mista tra due sessi e un solo stile, la gara ce fa allegria gli atleti e che, complice il fatto che fosse alla prima disputa, ha fatto registrare l’ovvio record italiano. Federica si dichiara soddisfatta dal proprio crono, pensa che con una stileliberista specializzata (la bella Margherita Panziera si è data da fare ma lei è dorsista nata e vede bene le proprie future gare nella sua specialità) e magari con il ritorno di Gabriele Detti si potrà aspirare a qualcosa di davvero buono verso il mondiale 2019. Che sia una marcia di avvicinamento a un ritorno di fiamma olimpica per Tokyo? Chissà.

DISTANZE SPECIALI
Domani l’Italia che ha visto in orbita le ragazze si gioca due assi maschili: c’è la finale di Paltrinieri nei 1500 e c’è quella dei 100 stile libero, nella quale saranno in acqua sì il campione uscente Luca Dotto ma anche quello che, indipendentemente dal presente, viene ritenuto il campione del futuro. E’ Alessandro Miressi, il gigante di 2,02 metri: in semifinale ha staccato il miglior tempo, 48.11, suo personale e dunque nuoterà in corsia 4. «Voglio la mia medaglia» dice serafico e sicuro, come è felice di aver scelto il nuoto e non il calcio («peccato» sorride Dotto che lo ascolta), mentre ricorda che avrebbe potuto essere un giocatore di baseball, visto che il papà Elio lo pratica e la mamma Piera il softball. «Ma non hanno voluto». La scelta del nuoto ha trovato un buon atout in Antonio Satta che lo allena e dal quale, non volendo forse, Mirex (è uno dei suoi account) ha ripreso una specie di ciuffo ribelle, castano e non bianco come quello del giovane coach.

RECORD PER TUTTI
Un primato mondiale per Adam Peaty, 57.00 nei 100 per il ranocchio della Regina; un primato mondiale nei 50 dorso per il ragazzino russo Kliment Kolesnikov, 24.00. Curioso che i due mondiali siano entrambi in cifra tonda.
Record italiani, oltre la Quadarella e la 4x200 mixed,sono venuti dalla Scalia nei 50 dorso, ma nella semifinale successiva le è stato tolto dalla Zofkova: 27.96 la prima, 27.94 la seconda che, oltre al record, si prendeva l’accesso alla finale.
Ultimo aggiornamento: 21:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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