Sette Colli al via con Paltrinieri e Pellegrini. E Roma sogna gli Euro2022

Giovedì 20 Giugno 2019 di Piero Mei
Federica Pellegrini
Ieri, oggi e domani il nuoto abita sempre qui, a Roma, nella piscina più bella del mondo per citare le impressioni di Federica Pellegrini e di Michael Phelps, tra i marmi e i pini del Foro Italico, casa e giardino d’ogni sport. Ieri, giusto dieci anni fa, nel 2009, fu il tempo di quei mondiali indimenticabili, dai record già nel futuro con ragazze e ragazzi vestiti di costumoni-siluro. Oggi è, per tre giorni da domani, il tempo del “Sette Colli”, il meeting internazionale giunto all’edizione numero 56 e cresciuto a dimensione planetaria da quando cominciò con sette gare in programma quanti i colli della città. E domani è di orizzonte più lungo e guarda al 2022, l’anno di Roma “golfista” (la Ryder Cup): l’estate romana potrebbe essere arricchita dai Campionati Europei di nuoto: la candidatura è stata lanciata oggi da Paolo Barelli, presidente della Federnuoto.

MEMORIE D’ORO
Roma 2009 rivivrà proprio in uno di questi giorni di grande nuoto, il primo, domani. Saranno a bordo vasca per essere ringraziati, applauditi e premiati, gli azzurri che fecero l’impresa in quell’estate, vincendo medaglie: le due d’oro di Federica Pellegrini, una d’oro e una di bronzo di Alessia Filippi in vasca; l’oro di Valerio Cleri nella “maratona del mare”, i 25 km, e il bronzo di Federica Vitale nella stessa distanza e di Martina Grimaldi nei 10 km, tra le onde di Ostia, la “medaglia e mezzo” di Tania Cagnotto dal trampolino che ha sullo sfondo il Cupolone, il bronzo da sola dai 3 metri e l’argento, da condividere con la compagna di sempre Francesca Dallapè nel tutto sincronizzato da 3 metri, e il bronzo che aprì la storia mondiale del nuoto sincronizzato, di Beatrice Adelizzi, che nel solo libero ruppe il ghiaccio del podio azzurro, dove poi salirono fino all’oro Giorgio Minisini e Manila Flamini.

SQUADRONE IN AZZURRO
Il “Sette Colli” è ormai il blocco di partenza per l’estate del nuoto italiano che, da quando abbiamo superato il secondo millennio, è divenuto uno degli sport più vincenti e seguiti del panorama italiano. Gli atleti guardano quest’anno a Gwangju, Corea del Sud, mondiali di luglio. E si “testano” nell’acqua di Roma. Ci saranno tutti: i gemelli divisi, come sono al momento Paltrinieri e Detti, il primo che allunga la propria gittata fino al mare, il secondo che l’accorcia per ora, né ha intenzione di andare al fondo. Greg farà i 1500, ma per la Corea ha un programmino da quattro gare, due di fondo, 1500 e 800; Gabri che farà i 400 e forse i 200, sempre stile libero, a scopo staffetta.
Federica Pellegrini nuoterà 100 e 200, tanto per lasciare con il fiato sospeso i rincorri tori dello scoop. In cuor suo ha già deciso, ma lo tiene per sé. . Poi non lo dirà, perché subito dopo il “Sette Colli” partirà per la montagna: fu scendendo direttamente dall’alta quota che sconfisse Katie Ledecky a Budapest mondiale 2017.

SIMONA & MARGHERITA
La nouvelle vague del nuoto è pronta, la bruna e la bionda (castana pi+ù che bruna), Simona Quadarella e Margherita Panziera. Simona da piccola andava al Foro a chiedere autografi ad Alessia Filippi. Presto saranno i figli di Alessia a chiederlo a Simona, “tricampeona” d’Europa a Budapest. Margherita è la grande speranza del dorso per l’Estremo Oriente, Corea quest’anno e Giappone il prossimo. E c’è Ilaria Cusinato, che è tornata a casa lasciando Ostia. Nomi buoni: Martina Carraro, ranista con medaglie sul petto più d’un generale sovietico, ed Elena Di Liddo.

NON SOLO LE RAGAZZE
Nello squadrone azzurro ci sono ranisti come Fabio Scozzoli o Nicolò Martinenghi, velocisti di razza come Luca Dotto che fa da “insegnante” ai vari spilungoni Miressi, Vendrame, l’italiano di quasi fresco Santo Condorelli, Zazzeri, e andando oltre nella distanza dello stile libero Filippo Megli, o più in là Mimmo Acerenza (che va al mare come Greg); e i giovanissimi alla Burdisso, Ceccon, De Tullio (biondo platinato) e la più giovane di tutti, Benedetta Pilato, una raffica di record e appena una manciata di anni, 14, giovane come la prima Pellegrini da mondiale.

CONCORRENZA REALE
Un meeting come il “Sette Colli” è anche magnificamente frequentato dai campioni stranieri. Qualche nome: l’inventore di una nuova rana, l’inglese Adam Peaty; la nuotatrice di tutto, gare e stili, l’ungherese Katinka Hosszu; il gran ritorno, che è quello di Florent Manaudou, che s’era dato alla pallamno ma ci ha repinsato. E ancora, Pernille Blume, bella e veloce che per fare prima battè la testa sulla pistra ai mondiali; Femke Heemskerk, avversaria eterna della Pellegrini;  Chad LeClos, Mchael Andrew, Kristof Milak, ragazzino da tenere d’occhio. E tante altre stelle per le serate del Foro: le finali saranno alle 18.45 di domani, sabato e domenica. Starting list e programma sul sito www.federnuoto.it.

VOGLIA DI ROMA
La candidatura europea per il 2022 è stato il “coup de théatre”: all’annuncio di Paolo Barelli hanno subito risposto sì la sindaca di Roma, Virginia Raggi e l’advisor per le politiche sportive della Regione Lazio, Roberto Tavani. L’entusiasmo ha conquistato Simona Quadarella, Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti. Ha detto federica Pellegrini: “Sono contenta che mi vediate talmente in forma da arrivare fino al 2022, ma all’epoca sarò in tribuna a fare il tifo”. Mai dire mai, altro tormentone in arrivo… Mentre già sognano i ragazzini tuffatori di Roma, come Chiara Pellacani o Riccardo Giovannini, adolescenti di successo. E poi, se a Budapest fecero i tuffi grandi altezze in riva al Danubio, vuoi mettere il Tevere, Castel Sant’Angelo, il Papa alla finestra?
Ultimo aggiornamento: 19:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci