La Polonia è campione del mondo: il Brasile travolto 3-0

Domenica 30 Settembre 2018 di Vanni Zagnoli
La Polonia è campione del mondo: il Brasile travolto 3-0
E’ un po’ come quando la Germania ha vinto in Brasile 7-1, al mondiale. Non così, ma quasi. Perchè la Polonia nel volley non è mai stata e forse neanche sarà mai come la Germania nel calcio. E’ successo ancora, che il Brasile ha perso, come 4 anni fa, in Polonia, stavolta Torino tifava per i polacchi, nonostante avessero rullato l’Italia, in quel primo set, prima di impiegiare le riserve.

E’ 0-3, rutilante, come quello subito dagli azzurri con la Serbia. I parziali sono più equilibrati, la sostanza non cambia perchè il Brasile è infinitamente più forte della nostra nazionale, da 31 manifestazione di fila senza oro.

Vince la Polonia e Bartosz Kurek è il suo profeta, naturale mvp della manifestazione, ovvero il premio che sognava di ritirare Zaytsev e sarebbe stato suo se l’Italia fosse arrivata prima.

Stravince questo signore dai capelli corti e diridati, impressionante per concentrazione e angolatura delle schiacciate. La regia di Drzyzga è perfetta, mentre capitan Kubiak è premiato come schiacciatore e Kochanowski come centrale. Premi anche per Christenson, bronzo con gli Usa, 3-1 alla Serbia, rimasta senza riconoscimenti personali, per il brasilero Lucas come centrale e Matthew Anderson, altro americano, come schiacciatore.

Miglior ct è, ovviamente, ma non è stato insignito, il belga Heynen, 4 anni fa semifinalista con la Germania.

Niente premi per l’Italia, premiano invece il presidente federale Cattaneo e il sindaco di Torino Chiara Appendino. 

Sono state settimane abbacinanti, con musiche da discoteca e luci psichedeliche, è mancata giusto l’Italia, da mercoledì.

Mai la Polonia, passata all’ultimo alla seconda fase, con il 3-0 alla Serbia, bissato nella seconda. 

A Torino sembrava il mondiale della Serbia, con quella ripassata alla zazzera degli azzurri, invece è diventato della Polonia, 3-0 alla Serbia con parziali alti, 0-1 all’Italia e primo posto nel girone. 

Di là, il Brasile faticava, in Bulgaria, meno a Bologna, nella seconda fase, un po’ nella terza, perchè sullo 0-2 con la Russia era quasi fuori. Invece con 4 set in sequenza si è aggiudicato il girone. E anche la semifinale sulla Serbia. 

Aveva ragione Andrea Anastasi, quarto a Roma nel 2010, miglior ct azzurro dal dopo Velasco, almeno per i mondiali: “I polacchi sono giovani e imprevedibili, davvero da prendere con le molle”.

Lui non vinse, durò due anni, De Giorgi uscì presto nell’Europeo polacco, l’anno scorso, giubilato. 

In Polonia la pallavolo è vicina al calcio. “Hanno più soldi di noi serbi, come l’Italia e la Russia - dicono due nazionali della Serbia -, perciò i loro campionati sono migliori del nostro”.

A Torino hanno vinto la Polonia, con parziali a 26, 20 e 23, ma sulle palle chiave non c’è stato paragone, e l’organizzazione, il pubblico. Centinaia i polacchi, 12mila in totale per la finale. Final six esaurite, come la seconda fase a Milano, come a Bologna, come ogni volta che c’è stata l’Italia.

E’ stato un mondiale da 9, come emozioni e valori assoluti. 

8,5 alla Polonia, 7,5 al Brasile, 8 agli Usa (meno quotati), 7/8 alla Serbia. 6 all’Italia, 5,5 alla Russia. Quasi 6 alla Francia, uscita in un girone terribile, appunto con Polonia e Serbia.

Nel 2022 sarà in Russia, chissà se vinceranno loro…
Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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