Sci, incidente choc di Gisin in Val Gardena: frattura di 4 costole e lesione al bacino

Sabato 15 Dicembre 2018
Sci, rovinosa caduta in discesa per Gisin: lo svizzero soccorso con l'eliambulanza

Su una pista spettacolare ma piena di insidie, una spigolata a quasi 130 all'ora è costata cara al discesista svizzero Marc Gisin nella libera della Val Gardena, appuntamento di coppa del mondo maschile in Alto Adige.

All'imbocco delle Gobbe del cammello, uno dei passaggi più difficili di tracciato che solo da questa stagione ospiterà per la prima volta anche una gara femminile, Gisin è volato via, cadendo in modo rovinoso e fermandosi decine di metri più in avanti, dove è rimasto incosciente. 
 
Soccorso già in pista dai medici, con gara interrotta per oltre mezz'ora, Gisin è stato portato in elicottero all'ospedale di Bolzano, dove è arrivato 32 minuti dopo l'incidente. Nella caduta lo svizzero - trasportato successivamente all'ospedale di Lucerna - ha riportato la frattura di quattro costole, una commozione cerebrale e una lesione al bacino. Un evento che riapre il tema della sicurezza sulle piste. Gisin non aveva l'airbag, un dispositivo di sicurezza non obbligatorio e adottato finora da circa un terzo degli uomini-jet. Il suo compagno di squadra Beat Feuz, terzo in gara, ha ammesso che non lo indossa, non convinto della reale utilità'. 
 
 

Dopo una lunga e preoccupata attesa, la prima a fornire qualche notizia al parterre è stata Michelle Gisin, sorella dello sciatore e a sua volta atleta della nazionale elvetica: «Marc ha ripreso conoscenza e le sue condizioni sono stabili». Poi è' cominciata al lunga attesa per conoscere gli esiti di tutti gli accertamenti a cui è' stato sottoposto l'atleta a Bolzano. Gisin nel 2012 a Kitzbuehel era stato protagonista di un'altra brutta caduta con commozione cerebrale. L'incidente ha messo in secondo piano la gara, che si è confermata stregata per gli azzurri, non andati più' in là del 15/o posto di Emanuele Buzzi. L'ultima vittoria italiana in discesa sulla Saslong risale al 14 dicembre 2001, quando si impose Kristian Ghedina. Il cortinese, che vanta quattro vittorie in Val Gardena, era oggi tra il pubblico e ha spiegato che per domare la Saslong «bisogna sciare con totale leggerezza, come ha fatto Aleksander Kilde».

Il norvegese ha portato a casa il suo terzo successo in carriera, con ampio distacco sugli avversari. Ha vinto in 1.56.13, infliggendo quasi un secondo all'austriaco Max Franz e allo svizzero Feuz. Pareva quasi che Kilde avesse ai piedi dei 'missilì ma Ghedina ha spiegato che invece tutto è dipeso dalla scioltezza della sua sciata Quella qualità che è mancata a Domink Paris e Christof Innerhofer. Gli azzurri avevano fatto presagire scintille e che invece si sono quasi persi sulla Saslong. Come hanno fatto anche altri fior di campioni, segnati anche dall'apprensione per quanto era da poco successo al loro collega. Ora la coppa maschile passa in val Badia - domani il gigante e lunedì il parallelo - mentre in Gardena la Saslong ospiterà le prima gara femminile della storia. Martedì e mercoledì sono infatti in programma una discesa ed un superG, recupero di quelli cancellati per mancanza di neve in val d'Isere.

Ultimo aggiornamento: 19:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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