Serie B, il Tar ha rigettato i ricorsi sui ripescaggi

Giovedì 27 Settembre 2018 di Redazione Sport
Serie B, il Tar ha rigettato i ricorsi sui ripescaggi
Il Tar del Lazio ha rigettato i ricorsi presentati dalla Pro Vercelli contro le decisioni del Collegio di garanzia del Coni che hanno confermato la serie B a 19 squadre, escludendo la possibilità di ripescaggi. Nello stesso provvedimento, reso noto stamani, il Tar ha quindi rinviato il procedimento al Tribunale federale nazionale, in udienza già domani. Riprende quindi l'iter giuridico endofederale.

Secondo quanto si apprende dai legali della Ternana - che hanno partecipato con un «intervento adesivo» all'udienza di ieri fissata per la discussione delle istanze cautelari del ricorso - rimarrebbero ancora dubbi sulla competenza. «L'atto del Tribunale amministrativo - commenta uno di loro, l'avvocato Fabio Giotti - non fornisce chiarimenti completi sulla competenza.
Non è ancora esclusa quella del Collegio di garanzia del Coni. Attendiamo quello che accadrà nelle prossime ore».


Nessun diritto del Palermo a essere iscritto al campionato di Serie A come conseguenza dell'applicazione al Frosinone della 'sconfitta a tavolinò «in ragione dei comportamenti tenuti nel corso della gara di ritorno dei play off Serie B disputata il giorno 16 giugno 2018». L'ha deciso con ordinanza il Tar del Lazio in merito a un ricorso proposto dalla società siciliana. Il Tar, considerato che «oggetto del ricorso è l'invalidazione del risultato della gara disputata con il Frosinone, conclusasi con la vittoria di quest'ultima squadra» e che la richiesta del Palermo «attiene alla contestata attribuzione del risultato della partita disputata, per effetto di condotte di disturbo intervenute durante lo svolgimento della stessa che, secondo la prospettazione della ricorrente, avrebbero dovuto comportare, in sede di verifica dei risultati e di controllo del rispetto della disciplina di gioco, l'applicazione della sanzione tecnica della perdita della gara», ha ritenuto che la questione va ricondotta nell'ambito della previsione di legge «che riserva all'ordinamento sportivo la cognizione delle controversie concernenti l'osservanza e l'applicazione delle norme regolamentari, organizzative e statutarie dell'ordinamento sportivo nazionale, nonché l'esatta valutazione dei comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e l'irrogazione delle relative sanzioni disciplinari sportive». L'effetto è che «sulla controversia difetta la giurisdizione del giudice statale, non essendo l'applicazione di tali regole tecniche suscettibile di sindacato giurisdizionale».
Ultimo aggiornamento: 14:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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