Maria Sharapova sarà anche la più bella del reame (tennistico), ma sicuramente non è la più simpatica o amata. Anzi. La trentenne russa, a poco più di un mese dal rientro, si è detta pronta a ricevere qualsiasi tipo di accoglienza e in un’intervista al magazine Vogue ha ammesso che probabilmente sarà ancora oggetto di sospetti e mugugni, a cominciare da colleghi e colleghe. Sicuramente le interessa relativamente: «Nello spogliatoio passo poco tempo, io ho la famiglia, gli amici. I miei interessi sono altrove», ha detto. La storia è nota: Masha ha assunto per 10 anni il Meldonium come farmaco sotto controllo medico. Cura il diabete, aumenta la fluidità del sangue, ma in quantità rilevanti aiuta il recupero dopo uno sforzo. Poi la sostanza è diventata vietata dal primo gennaio 2016 e lei, a suo dire ignara, ha continuato a prenderla. La vicenda si è chiusa davanti al TAS di Losanna, che ha ridotto la squalifica della russa da due anni a 15 mesi. Nella sentenza è spiegato che non aveva intenzione di violare le norme antidoping: insomma hanno creduto alla sua buona fede. «Se avessi voluto nascondere qualcosa non avrei detto al mondo intero di aver preso quella sostanza per 10 anni - ha dichiarato sempre a Vogue - non sarebbe stata una mossa molto intelligente».
ATTESA AL VARCO
Certo è che il suo imminente ritorno sta sollevando molte polemiche. Soprattutto fanno discutere le tante wild card in arrivo che le consentiranno di poter svolgere una programmazione da top player: sarà a Stoccarda, Madrid e Roma, mentre per il Roland Garros sembra essersi aperto uno spiraglio. Dopo le dichiarazioni del nuovo presidente della federtennis francese Bernard Giudicelli, che si era detto contrario alla concessione di una wild card, c’è stato un incontro che sembra aver avvicinato le posizioni. Più netto il no di Andy Murray, che ha sollevato forti perplessità su una eventuale wild card a Wimbledon. Lo stesso spogliatoio WTA non sta vivendo con serenità la vicenda. La n.1 Angelique Kerber ha definito «molto strana» la decisione di assegnare la wild card alla russa a Stoccarda perché il torneo comincerà il 24 aprile, due giorni prima della fine della squalifica di Masha. Per permetterle di giocare gli organizzatori la faranno esordire mercoledì 26 aprile.
LE REGOLE SONO CON MASHA
Non vede l’ora la WTA, come più volte dichiarato dal CEO Steve Simon.