Lei si chiamava Sofia. Sei anni, era uno splendido esemplare di lince. Sofia non c'è più. Qualcuno, dopo aver preso la mira, ha fatto fuoco e l'ha uccisa. «È una perdita gravissima», ha commentato un portavoce del Progetto Lince Italia che ha diffuso l'immagine che proponiamo e del quale la lince era parte importantissima.
La specie a rischio estinzione
Il numero degli esemplari presenti in quei territori è infatti bassissimo e Sofia, assieme agli altri, avrebbe potuto svolgere quella funzione di collegamento tra le popolazioni di lince nelle Alpi e Dinaridi, tanto sperata. Un paio di settimane dopo il rilascio, però, Sofia era migrata verso nord. Infine, dopo aver attraversato strade e persino autostrade, aveva scelto quale propria casa, l'area tra Villach, Feistritz e Bad Kleinkircheim nella Carinzia austriaca. Territorio nel quale, purtroppo, è stata uccisa. La conferma di quanto accaduto alla lince è arrivata dagli esami effettuati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie in collaborazione con il Dipartimento di Veterinaria dell'Università di Udine e il supporto dell'Istituto Entomologico dell'Università di Padova. La lince (Lynx linx) una volta comune in Europa e Asia, ormai da decenni è a rischio estinzione. Vittima di bracconaggio e di perdita di quello che un tempo era il proprio habitat, sopravvive nel fitto di alcuni boschi dove si tiene a debita distanza dal suo nemico di sempre: l'uomo. In Italia, allo stato selvatico non ne sopravvivono più di 10/15 esemplari.