Davide Astori, l'autopsia: il suo cuore ha come "rallentato". Tra 60 giorni risultati definitivi

Martedì 6 Marzo 2018 di Redazione Online
Davide Astori, 31 anni

UDINE - La Procura ha conferito stamani al direttore del Centro di patologia vascolare dell'Università di Padova prof. Gaetano Thiene e all'anatomopatologo dottor Carlo Moreschi l'incarico di effettuare gli esami autoptici sul corpo del capitano della Fiorentina Davide Astori, morto in hotel domenica Udine. I due esperti sono giunti intorno alle 10:15 in Procura e si sono diretti nella sezione di Polizia giudiziaria dei carabinieri dove hanno ricevuto l'incarico.

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IL RESPONSO DEI MEDICI - IL CUORE HA "RALLENTATO"
Davide Astori è deceduto a causa di una «morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica», dunque probabilmente per cause naturali, come se il cuore avesse rallentato. È il primo responso dell'autopsia eseguita dal direttore Centro di patologia vascolare dell'Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall' anatomopatologo, professore di medicina legale all'Università di Udine, Carlo Moreschi. La Procura ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari.

L'autopsia sul corpo del capitano della Fiorentina è durata poco più di tre ore. All'esito dell'esame, incominciato intorno alle 11 del mattino, i medici legali hanno inviato alla Procura di Udine il primo referto. Molto probabilmente il cuore del calciatore ha rallentato il battito fino a fermarsi, per cause naturali. L'anatomopatologo Carlo Moreschi e il professor Gaetano Thiene hanno però aggiunto che «per la diagnosi definitiva sono necessari approfonditi esami istologici seriati». Gli accertamenti saranno eseguiti entro 60 giorni. I medici hanno concluso la comunicazione alla Procura spiegando che «dal punto di vista medico legale nulla osta al seppellimento della salma».
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Intanto uno dei due fratelli maggiori di Davide, Marco Astori, ha nominato un proprio consulente per assistere all'autopsia. A Udine sono rimasti ancora il fratello Marco e uno zio del calciatore, per le pratiche del trasferimento della salma che domani arriverà a Coverciano, dove sarà allestita la camera ardente, prima dei funerali, giovedì alle 10 nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Il resto della famiglia è ripartito invece ieri per tornare a casa, in provincia di Bergamo, dove sarà poi tumulata la salma del giocatore.

Anche la Fiorentina ha chiesto di poter nominare un proprio consulente all'autopsia, ma la Procura ha respinto la richiesta. Lo afferma l'avv. Raffaele Conte, nominato legale del club toscano: «Non lo abbiamo chiesto a tutela della socità, ma perché tenevamo a partecipare per sapere quali sono le cause della morte anche quale persona offesa o danneggiata dall'eventuale reato».

Ieri Fiorentina e Cagliari hanno annunciato di aver ritirato per sempre la maglia n. 13 del loro giocatore e capitano scomparso.

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 14:57
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