L'Atalanta cala il tris: batte il Genoa e conferma il sesto posto

Domenica 29 Aprile 2018 di Redazione Sport
L'Atalanta cala il tris: batte il Genoa e conferma il sesto posto
L'Atalanta prova a blindare il sesto posto sulle ali delle magie di un Barrow sempre più protagonista, di un Cristante arma proibita fra le linee e di un Ilicic ritrovato, che non si vedeva dalla tripletta del 18 marzo nella 'manità a Verona. Il Genoa, invece, c'è per onor di firma e nel primo tempo rinuncia a giocarsela, vedendosi allontanare in maniera inesorabile l'obiettivo platonico del decimo posto per affacciarsi nella parte sinistra della classifica. Questione di divario tecnico, di organizzazione tattica e soprattutto di freschezza. All'ottavo, due giri di lancetta dopo il muro umano di Hiljemark sul fendente di Cristante, ci prova Medeiros con un gran sinistro dal limite appoggiato da Lapadula: Berisha vola e concede il primo angolo del match. Per i nerazzurri, tecnicamente e tatticamente superiori, passare è un attimo, grazie alla freschezza e al gioco di gambe di Barrow: un rilancio di de Roon spizzato da Cristante imbecca la sua corsa dalla trequarti, Rossettini non chiude e metterla di diagonale fra le gambe di Perin è un attimo.

È il 16', dopo altri sei il raddoppio se lo confeziona Cristante in combinazione con Gomez: un triangolo lungo sfruttando uno svarione di Migliore e attendendo il filtrante di ritorno per un piatto sinistro a incrociare da dentro l'area che rasenta la perfezione. Al 25' potrebbe essere già tris, perché un Grifone senza artigli pur tenendo il baricentro basso non argina e a straripare è Castagne, che al culmine di una lunga fuga porge in mezzo all'autore del rompighiaccio: Biraschi gli si oppone, il tap-in dell'accorrente Toloi si alza sopra il montante. Al 40' sussulto genoano, ma il destro largo di Lapadula, servito in verticale da Hiljemark, è in posizione irregolare. Ballardini le tenta tutte, esaurendo i tre cambi entro il 9' della ripresa: out Bessa, Migliore e Medeiros, dentro Pandev che allunga un pallone nel nulla al 2', Veloso e infine Rossi che entra all'unisono con Hateboer, staffettista di casa con Castagne.

Una virata a quattro nella difesa ospite con il macedone vertice alto del rombo, ma gli equilibri si spostano di poco.
Due svettate di Rossettini (18') e Zukanovic (20') su angoli di Hiljemark (il secondo per il salvataggio di Toloi su Lpadula) non hanno il potere di turbare il sonno a Berisha, mentre di qua c'è la standing ovation concessa a Barrow, sostituito dal rientrante Ilicic che al 21' impegna Perin in tuffo da fuori. Il fantasista sloveno lustra il mancino e dal vertice destro, smarcato dal tacco di Hateboer, al 29' sgancia il 3-0 nell'angolo opposto a mezz'altezza. Tegola per i bergamaschi al 36', quando il diffidato Caldara ferma con la mano un'iniziativa di Rossi condannandosi all'assenza in casa della Lazio e consentendo a Veloso con un mancino a giro da piazzato di ridurre le distanze. Al 45' Caldara spalle alla porta prende di schiena il tiro di Rossi, Fabbri indica il dischetto per poi cambiare idea visionato la Var.
Ultimo aggiornamento: 17:53
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