Il Milan perde un’altra occasione per allungare sulla Lazio e consolidare il quarto posto. A Bologna finisce 0-0 e i rossoneri non approfittano ancora una volta del passo falso dei biancocelesti. Così se una settimana fa Simone Inzaghi aveva dovuto ringraziare Walter Mazzarri, ora può ringraziare il fratello Pippo, che nel frattempo salva (per ora) la sua panchina. Tra i rossoneri torna titolare, un po’ a sorpresa a dire il vero, Romagnoli al centro della difesa. Calhanoglu è confermato a sinistra, ma il turco non riesce ancora a dare il suo contributo. I rossoneri buttano via il primo tempo. Tanto possesso palla, molti recuperi di Bakayoko in mezzo al campo, ma davanti Cutrone non tocca un pallone e Higuain si fa vedere con due conclusioni deboli che Skorupski para senza problemi. In difesa nel Bologna svetta Danilo, che cerca di tenere a bada sia il giovane attaccante (lontano da San Siro non segna praticamente più) e il Pipita, che continua il suo preoccupante digiuno sotto porta. Così l’occasione più bella resta quella di Palacio. Kessie perde palla, l’argentino va via e impegna Donnarumma con un tiro da fuori area (27’). Nella ripresa per il Milan le cose peggiorano. Bakayoko viene espulso a 14’ dalla fine per doppio giallo e i rossoneri sono costretti a difendersi per non perdere il match. Con il giallo a Kessie, diffidato, Gattuso non avrà i due mediani contro la Fiorentina e dovrà inventarsi un reparto intero. Nel finale, Donnarumma è bravo su Orsolini e Destro. Ai tifosi milanisti resta soltanto la bellissima immagine iniziale: l’abbraccio tra Gattuso e Inzaghi, simboli di grandi trionfi di qualche anno fa.
LA CRONACA
LE FORMAZIONI:
BOLOGNA: Skorupski; Calabresi, Danilo, Helander; Mattiello, Poli, Nagy, Svanberg, Mbaye; Santander, Palacio
MILAN: Donnarumma; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessié, Bakayoko, Calhanoglu; Cutrone, Higuain
Superclassica del calcio italiano dai sapori antichi, Bologna e Milan si affrontano al Dall'Ara per la 71a volta nella storia del campionato italiano di Serie A a girone unico, ed il bilancio è sorprendentemente in perfetta parità: 25 vittorie a testa, 20 i pareggi.
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