Conte e Ancelotti, la Champions degli opposti

Martedì 17 Settembre 2019 di Pasquale Tina e Salvatore Riggio
Conte e Ancelotti, la Champions degli opposti

Ancelotti, la conosce fin troppo bene, Conte vorrebbe riprendere vecchi rapporti andati un po' così. E' il momento, stasera si ricomincia: la Champions è per Napoli e Inter, due impegni - sulla carta - di difficoltà opposte, due esperienze, quelle dei due tecnici, agli antipodi. Napoli e Liverpool si ritrovano nuovamente in Champions League, quasi a distanza di un anno. Il 3 ottobre 2018 gli azzurri incastonarono la partita perfetta con il gol di Insigne nel finale. Ma la vittoria non servì poi a conquistare il passaggio nel turno. La spuntarono i Reds, futuri campioni, e il Psg. Al Napoli si accontentò dell'Europa League. «Stavolta vogliamo qualificarci agli ottavi dice Carlo Ancelotti è il faro del nostro cammino in Champions». Cominciare col piede giusto avrebbe un sapore particolare. «Ma i favoriti sono loro, hanno vinto l'ultima Champions». Il Napoli, però, si giocherà le sue carte. La ricetta è stata già preparata da Carletto. La sua storia col Liverpool è infinita: due sconfitte in finale (una da giocatore a Roma, un'altra da tecnico del Milan) e il successo nel 2007 in Champions sempre sulla panchina rossonera: «Servirà una grande prova difensiva, noi abbiamo lavorato molto su questo senza snaturarci. Abbiamo tanta qualità che va sfruttata». Ancelotti dovrà fare delle scelte: Insigne è pronto al rientro e potrebbe sistemarsi a sinistra. Mertens sarà confermato al centro dell'attacco: al suo fianco Lozano (per un assetto molto offensivo), Zielinski oppure Llorente, tentazione da non sottovalutare. «Serve la prestazione perfetta spiega lo spagnolo sono qui per dare una mano ed essere protagonista». Klopp non potrà contare su Origi, infortunato nel corso del match con il Newcastle e si affiderà al trio delle meraviglie Salah-Firmino-Mané. In dubbio Robertson. Circa 40mila gli spettatori al San Paolo, 1500 provenienti da Liverpool, un migliaio in meno rispetto a quelli annunciati. Il piano sicurezza sarà come al solito imponente per evitare incidenti.
SULLA SCHIENA DI ROMELU
C'è preoccupazione per la schiena di Lukaku, in vista della gara di stasera contro lo Slavia Praga. Sabato sera c'è il derby con il Milan e Antonio Conte si avvicina al debutto in Champions sulla panchina nerazzurra con questo dubbio. Chiarendo un concetto: «Dicono che io sia allenatore più da campionato che da Europa. Si vive di luoghi comuni. Basta che qualcuno dica una cosa in tv e tutti gli vanno dietro. Io ho giocato tre Champions, ma l'ho fatto sempre con creature appena nate. Altri, invece, con squadre già solide, ecco questo possiamo dire ai sapientoni. Qui tutti pensano che qualsiasi cosa tocchi io poi si vince, ma non è così». Attorno all'Inter c'è molto entusiasmo («Ma Roma non è stata costruita in un giorno») e ora c'è il primo banco di prova: «Vedremo strada facendo a quale tipo di traguardo potremo ambire». Addio alle pronunce bizzarre. L'Uefa ha deciso di mettere ordine al disordine linguistico che accompagna i nomi dei giocatori nella presentazione delle squadre e nelle telecronache. Ora c'è una sorta di guida alla pronuncia corretta dal titolo esemplificativo («Come pronunciare correttamente i nomi dei giocatori. Leggi e impara»). Ad esempio, il portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, è da pronunciare adesso «Voy-check Sh-chens-nay». O ancora De Sciglio «De Sheely-o». Per quanto riguarda Djimsiti, non si sa se è più contorta la trascrizione Uefa («Xhimshiti») o la sua pronuncia («Jimsh-ittee»).
 

Ultimo aggiornamento: 15:08
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