De Laurentiis attacca: «Spacciatori negli stadi e il Ministero dorme»

Martedì 14 Maggio 2019
De Laurentiis attacca: «Spacciatori negli stadi e il Ministero dorme»
In tema di sicurezza e di interventi da parte dello Stato, De Laurentiis attacca «Il calcio inglese ha avuto una santa come la Thatcher mentre da noi il Ministero degli Interni dorme ed è assente da 20 anni e si nasconde dietro un dito, mentre noi abbiamo spacciatori di cocaina nei nostri stadi. Parliamo dell'interruzione delle partite? Ci deve pensare il questore? Ma che ne sa il questore - aggiunge De Laurentiis - Paghiamo la Polizia senza che sia negli stadi, e avete anche inventato il problema degli steward che a volte sono collusi con la malavita. Questo è il Paese più corrotto del mondo».

«Cristiano Ronaldo è forte perché Ronaldo ha sostituito in questo campionato l'allenatore con la sua presenza, perché l'allenatore più di quello che ha fatto in questi anni cosa doveva fare? Il motivatore vero è Ronaldo, è lui l'uomo spogliatoio». È il commento del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulla prima stagione di Cristiano Ronaldo con la maglia bianconera. «Quando l'ho visto giocare con la sua Nazionale io l'ho visto seduto in panchina che guidava e gridava più dell'allenatore per farli vincere - ha proseguito il patron partenopeo a margine del forum ?Il calcio che vogliamò organizzato al Corriere dello Sport a Roma - se è un rimpianto per me? Io non me lo posso permettere: i miei genitori mi hanno sempre insegnato che uno deve fare il passo secondo la propria gamba.
Io non devo dimostrare niente a nessuno perché nella mia vita ho sempre avuto successo, dall'età di 25 anni quando feci il mio primo film», ha concluso De Laurentiis.


«Playoff e playout in Serie A? Secondo me è una proposta inattuabile, quale pepe darebbe?». È la risposta del patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis all'idea lanciata da Gabriele Gravina sulla possibilità di istituire playoff e playout in Serie A. «Credo che noi dobbiamo fare una seria riflessione su una questione primaria, smetterla solamente di pensare allo stadio reale ma soprattutto pensare allo stadio virtuale, perché quando noi ci rivolgiamo allo stadio virtuale parliamo di 20-25 milioni di tifosi in Italia e 300-400 milioni nel mondo. Invece quando parliamo di stadi parliamo di domeniche dove al massimo abbiamo decine di migliaia di presenze».
Ultimo aggiornamento: 16:36
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