Un colpo di testa di Gimenez allo scadere sblocca l'Uruguay che riesce a infrangere il muro generoso dell'Egitto senza Salah e agguanta la Russia in testa al girone A. Vittoria meritata, ma fatica immane per i sudamericani a tratti leziosi, a lungo messi in difficoltà dal vigore e dalla buona organizzazione egiziana. Sembra una gara stregata: il Pistolero Suarez cicca tre bersagli facili mentre il suo compare Cavani viene contrato magistralmente dal portiere El Shenewy e poi colpisce un palo. Alla fine la superiore qualità della Celeste ha la meglio, ma molte cose andranno registrate. Per gli africani applausi e una bella figura, e forse con Salah potrà cercare di rimettersi in carreggiata. Due senatori di grande tempra, Tabarez e Cuper, guidano Uruguay e Egitto, partite ad handicap nel gruppo A dopo il 5-0 della Russia. Africani timorosi per l'assenza iniziale di Salah, sudamericani compassati e un pò supponenti che comunque ci provano con Cavani e Vecino da lontano ma Suarez si mangia un'occasione netta solo di fronte alla porta calciando a lato al 23'.
È il segnale per il cambio di passo dell'Egitto, accorto e ben messo in campo, che attacca con buon trame: in regia Elneny (Arsenal) sovrasta Betancourt, a sinistra Trezeguet supera spesso Varela, a destra Amr Warda mette in difficoltà Caceres.
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