Spalletti: «Senza pubblico non si può chiamare calcio»

Domenica 13 Gennaio 2019
Spalletti: «Senza pubblico non si può chiamare calcio»
«Non è partita, non è calcio, non è divertimento». Il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, non usa giri di parole per definire come abbia vissuto la gara a porte chiuse giocata con il Benevento in Coppa Italia. Anche perché, di mezzo, ci sono andati tanti tifosi incolpevoli, il pensiero dell'allenatore toscano dopo il tennistico 6-2 ai campani. «Sono tantissimi i tifosi penalizzati, non vogliamo giocare in questa maniera qui - ha proseguito -. Dobbiamo trovare soluzione differenti, questa situazione non l'abbiamo determinata noi. Non è quello sport o quello spettacolo che andiamo a vedere di solito: se di spettacolo si parla, è perché c'è il pubblico che viene allo stadio e si diverte». Lo stadio vuoto, tuttavia, non ha creato troppi problemi all'Inter in campo. «Si sono dimostrati professionisti nel modo di approcciare questa settimana - le parole di Spalletti -. Si sono fatti trovare pronti: in queste gare il rischio è quello di abbassare un po' il livello di qualità e fare brutte figure, come accaduto l'anno scorso. Vanno fatti i complimenti ai giocatori meno utilizzati che hanno giocato oggi. È stata una partita vera e difficile, i complimenti vanno fatti anche al Benevento che ha giocato fino alla fine». Chiuse le voci sull'addio di Skriniar («nessuno ha i soldi per pagarlo, rimane qui»), Spalletti lancia qualche frecciata sulla situazione di Miranda («le voci che escono da qui indeboliscono l'Inter, a me non ha detto che vuole andarsene») e promuove la coppia Icardi-Lautaro: «Possono fare meglio dal punto di vista tattico, ma hanno fatto bene perché hanno giocato in maniera corretta». Cerca un lato positivo il tecnico del Benevento, Cristian Bucchi. «Risultato un po' pesante anche per quello che si è visto - le sue parole -. Come prestazione sono contento, abbiamo messo in difficoltà l'Inter che è una squadra di grandi campioni. Giocare a porte chiuse fa un brutto effetto, sembrava un'amichevole: anche per i nostri tifosi mi spiace. Usciamo da San Siro rammaricati, ma sono contento della prestazione», ha concluso Bucchi.

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