Inter, l'impronta di Spalletti sulla Champions

Lunedì 21 Maggio 2018 di Salvatore Riggio
Inter, l'impronta di Spalletti sulla Champions
La Champions dell’Inter ha un nome e cognome: Luciano Spalletti. Il quarto posto era l’obiettivo di Suning, lo scudetto della proprietà cinese. Il traguardo dal quale ripartire per costruire il futuro. Un punto di partenza importante sia in termini di prestigio sia in termini economici. Il tecnico di Certaldo ci ha creduto fin dall’inizio, fin dal suo primo giorno ad Appiano Gentile. E si è presentato all’Olimpico, nel suo vecchio stadio, contro i biancocelesti di Simone Inzaghi in una sorta di derby per lui, con la consapevolezza di poter vincere e riportare i nerazzurri in Champions dopo sei lunghe stagioni.
L’IMPRONTA DI CERTALDO
Magari la sua Inter non ha sempre giocato bene, magari a inizio stagione ci sono state partite vinte senza che i nerazzurri lo meritassero nettamente, ma nel calcio è fondamentale il risultato e Spalletti è stato pragmatico. Ha raccolto punti su punti, ha conquistato la vetta del campionato il 3 dicembre 2017 dopo il 5-0 contro il Chievo, ha difeso la squadra negli oltre due mesi senza vittoria (dal 5 dicembre 2017 all’11febbraio 2018, 2-1 al Bologna) e ha saputo cambiare in corsa dando fiducia a Cancelo sulla destra e a Brozovic in mediana e sperimentando il 3-5-2 oltre al 4-2-3-1. Ce l’ha messa tutta dopo le ultime delusioni sulla panchina della Roma e ora si gode questa Champions arrivata al minuto 81 grazie al 2-3 realizzato da Vecino. Ha beffato al fotofinish la Lazio, rivale storica della sua Roma. E magari qualcuno a Trigoria starà sorridendo per questo suo scherzetto ai rivali biancocelesti.
Ultimo aggiornamento: 19:46
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