Gravina: «Pronte le norme contro i ricatti dei violenti»

Giovedì 19 Settembre 2019 di Emiliano Bernardini
Gravina: «Pronte le norme contro i ricatti dei violenti»
I dodici arresti che hanno messo in ginocchio gli ultrà della Juventus, da un lato hanno squarciato un velo che da tempo dalle parti di Torino si era assottigliato e dall’altro hanno riportato d’attualità la discussione sulla responsabilità oggettiva. Un istituto che di fatto mette le società con le spalle al muro. Squadre di calcio e rispettivi presidenti vittime del ricatto degli ultras. Meglio concedere qualche biglietto che rischiare squalifiche o multe da parte del giudice sportivo. Il quadro emerso dall’inchiesta “Last Banner” è allarmante. Il neo ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora nell’intervista di martedì a Il Messaggero si è detto sgomento e arrabbiato. Sulla stessa linea d’onda è il numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina. 
«Condivido le parole del Ministro, il quadro emerso dalle indagini è grave e preoccupante perché riguarda condotte criminali stratificate negli anni la cui competenza è ovviamente delle forze di Polizia, che svolgono egregiamente il loro lavoro. Desidero sottolineare però anche un altro passaggio di quella risposta, quando il ministro Spadafora fa riferimento al calcio come un’eccellenza. Lo ringrazio perché, nonostante alcuni problemi, contribuiamo allo sviluppo di tutto il mondo dello sport e con il suo aiuto, ne sono sicuro, riformeremo e rafforzeremo lo sport più amato dagli italiani a beneficio di tutto il Paese». 
Il caso in questione ripropone però un altro tema di cui si dibatte da tempo: la responsabilità oggettiva. Esimenti ed attenuanti che verranno presto inserite nel nuovo codice di giustizia sportiva possono essere la soluzione?
«Per quanto concerne il profilo sportivo, abbiamo affrontato l’argomento con l’introduzione del nuovo codice di giustizia: la responsabilità oggettiva come la conoscevamo prima non esiste più». 
Ci spieghi meglio. In che modo cambierà?
«Per impedire che i Club possano essere ricattati e che alcuni gruppi criminali possano tenere in scacco un intero sistema, con l’articolo 7 abbiamo introdotto le cosiddette esimenti ed attenuanti che scattano se la società ha adottato il Modello di Organizzazione e Gestione e ha messo in campo tutte le misure necessarie a prevenire cori discriminatori e razziali e atti violenti all’interno dello stadio. Dobbiamo entrare definitivamente nell’era della responsabilità e delle condanne personali».
Quanto tempo ci vorrà per entrare in questa “nuova era”? 
Come annunciato questa estate, abbiamo provveduto a riunire un tavolo di lavoro per la definizione del modello che verrà portato in approvazione al prossimo Consiglio Federale in programma ad ottobre».
Gli ultras minacciano i presidenti delle squadre che di fatto però non hanno strumenti per difendersi, come si esce da questa situazione?
«La dotazione e l’utilizzo di tutti gli strumenti tecnologici, nonché la volontà di contrastare tali fenomeni con atti concreti come la denuncia penale rappresentano l’unica via da seguire. La Juventus, come già fatto da altre squadre di club in passato, ha agito con responsabilità e coraggio, adesso va sostenuta e non lasciata sola da tutte le istituzioni».

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