Italia, Balotelli: «Basta razzismo, il Paese si svegli. Io capitano? Un segnale per gli immigrati»

Domenica 3 Giugno 2018 di Redazione Sport
Italia, Balotelli: «Basta razzismo, il Paese si svegli. Io capitano? Un segnale per gli immigrati»
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Un altro grido di dolore, firmato Mario Balotelli. «È ora che l'Italia sia più aperta come tanti paesi e cominci a integrare le persone che vengono da fuori». Lo dice l'azzurro Mario Balotelli affrontando il tema del razzismo nella conferenza stampa alla vigilia dell'amichevole con l'Olanda. «Quello del razzismo è un discorso troppo complicato -dice l'attaccante-. Io l'ho visto anche quando ero più piccolo, ora come ora non so se sia razzismo o gelosia, però è un discorso che mi fa molto male e dà anche fastidio. Secondo me è ora che l'Italia diventi come tanti paesi, più aperta, e cominci a integrare le persone là fuori come fanno la Francia e l'Inghilterra. È ora di svegliarsi».

Poi. 
«Il razzismo fa molto male, dà fastidio. È ora che l'Italia diventi come tanti Paesi, più aperta, e cominci a integrare le persone che vengono da fuori». È la riflessione di Mario Balotelli alla vigilia dell'amichevole a Torino con l'Olanda. «Essere il capitano? Sono qui per fare gol - dice -: si può essere un esempio anche senza indossare la fascia», anche se «sarebbe un bel segnale per gli immigrati africani rappresentare il mio Paese da originario africano e capitano.

Il nuovo governo? Non sono ancora un politico, quando lo sarò risponderò...»

«Senza Nazionale sono stato abbastanza male, ma non credo serva parlare del passato, dobbiamo pensare al futuro». Non guarda indietro Mario Balotelli, di nuovo protagonista in azzurro dopo quattro anni. «Quando c'era Conte non stavo benissimo, quindi giusto non convocarmi - dice l'attaccante alla vigilia dell'amichevole a Torino contro l'Olanda -. Con Ventura non ne ho idea, avevamo parlato però le sue spiegazioni non le ho capite bene e stavo facendo anche bene. Ma lui era l'allenatore quindi lo rispetto». Balotelli è tornato anche sul suo futuro.

«Perchè mi cercano all'estero? Perché Mino (Raiola, ndr) chiede tanti soldi», dice rispondendo a chi lo ha descritto come un giocatore inadeguato alle squadre di prima fascia. «Non esistono squadre più grandi della Nazionale - conclude - quindi se sono qui vuol dire che sono pronto...».


«Fare il capitano dell'Italia per me non cambierebbe più di tanto, io sono in questa nazionale per fare gol ed si può benissimo essere un esempio senza fascia. Ma per gli altri potrebbe essere un bel segnale, soprattutto per gli immigrati africani che vivono in Italia». Lo dice l'azzurro Mario Balotelli nella conferenza alla vigilia della sfida amichevole con l'Olanda. «Rappresentare il mio paese, l'Italia, da originario africano e capitano sarebbe un segnale forte. Ma ripeto, per me è importante giocare e far gol, questo è quello che serve alla nazionale», aggiunge Supermario.

Ultimo aggiornamento: 19:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA