dal nostro inviato TORINO - L'Italia è in apnea.
CT IN CRISI
Ventura, proprio nello stadio che è stato suo per 5 stagioni, conferma di essere nel momento peggiore della sua gestione. Il 2° pari nelle qualificazioni mondiali si somma alla vittoria sofferta di Reggio Emilia contro Israele del 5 settembre scorso. Ma la prestazione contro la Macedonia di Pandev, al 103° posto nel ranking Fifa, è addirittura peggiore. Primo tempo scialbo e chiuso in vantaggio con la rete di Chiellini, ripresa inguardabile senza nemmeno un tiro nello specchio della porta e lasciando l'iniziativa alla nazionale di Angelovski che si prende l'iniziativa e merita il pari firmato da Trajkovski.
SENZA ALIBI
Il ct azzurro sbaglia ogni scelta e cade nella trappola del collega. Disorganizzato il 3-4-3 che in fase difensiva si trasforma nell'incomprensibile 5-4-1 con Immobile unica punta. Angelovski nella ripresa capisce che l'Italia non c'è più. Così dal 3-5-1-1 passa al 3-4-2-1 e va a dama. Ventura lamenta le assenze pesanti: De Rossi e Verrati a centrocampo, Belotti davanti. Ma non basta il ritorno alla BBC, con Bonucci in crisi, per rivitalizzare la Nazionale che non ha ritmo né idee. A centrocampo Gagliardini e Parolo non sono una coppia e soprattutto non fanno gioco. Verdi, schierato nel tridente a destra, non funziona. Le mosse in corsa del ct azzurro, poi, non sono come quelle del collega e non migliorano l'Italia: Rugani per Barzagli, Bernardeschi per Verdi e Cristante per Gagliardini. Flop autentico, tecnico e tattico. Anche perché sono 5 i giocatori che non sono titolari nei loro club: Barzagli, Zappacosta, Darmian, Gagliardini e Bernardeschi. Mezza squadra.
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