Mancini: «L'ho detto e lo ripeto: giocatori italiani forti ce ne sono e ci sono sempre stati»

Domenica 13 Ottobre 2019
Roberto Mancini
«Io ho sempre pensato che in Italia i giocatori bravi ci fossero, magari bisogna aspettare un po' di tempo in più ma i giocatori bravi ci sono sempre stati. A volte ci sono situazioni come la mancata qualificazione al Mondiale, ma penso che i giocatori italiani siano sempre tra i migliori quindi la mia positività era dovuta a questo, bastava dare fiducia e aspettare i giocatori». Lo ha detto il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, in collegamento video con il Festival dello sport di Trento.

Mancini, all'indomani della qualificazione record all'Europeo, è intervenuto da Roma durante l'evento «Forza Azzurri», a cui hanno partecipato anche Antonio Conte, Arrigo Sacchi, Luca Toni e Paolo Rossi. «E' vero che il campionato in questo momento ha la media di italiani più bassa di sempre - ha aggiunto il ct della naizonale - però è altrettanto vero che negli ultimi mesi giocano sempre più giovani e questa è una cosa positiva». Rispondendo ad una domanda sulle differenze riscontrare tra allenare un club ed una nazionale, Mancini ha risposto che «ognuno fa giustamente i suoi interessi. Io ho vissuto tutte le esperienze e cerco di essere elastico anche con i ragazzi, ad esempio per farli recuperare. Penso che a volte è sia più importante lasciare riposare qualche giocatore che gioca ed è sotto pressione ogni tre giorni».
Sul suo legame con la maglia azzurra, il ct ha ricordato di essere stato «un grandissimo tifoso della Nazionale del 1982, che mi ha fatto vivere emozioni enormi». Per Mancini, indossare la maglia della Nazionale è «il massimo traguardo per chi gioca a calcio. La maglia della Nazionale è qualcosa di diverso, che ti rimane dentro. E quando c'è l'inno è l'apice dell'emozione», ha concluso Mancini.
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