Karel Poborsky: «Ho rischiato di morire per una zecca nella barba»

Lunedì 22 Aprile 2019
Karel Poborsky

Forse a causa di una zecca che ha vissuto nella sua barba trasmettendogli la malattia di Lyme, Karel Poborsky ha rischiato la vita. L’ex calciatore è tornato a parlare dell’estate del 2016, quando si è manifestata la malattia: “Se fossi arrivato in ospedale un giorno più tardi, questa intervista non sarebbe mai uscita”.




L’ex centrocampista della Lazio, oggi dirigente sportivo, che molti ricorderanno per aver infranto il sogno scudetto dell’Inter con una doppietta il 5 maggio del 2002, ha raccontato l’accaduto in un’intervista al The Guardian: «Ero in coma indotto. Al mio risveglio, mi hanno chiesto quale fosse il mio nome. Tutti i miei muscoli facciali erano paralizzati, ho trascorso tre settimane in quarantena nella struttura sanitaria sotto potenti antibiotici».



Oggi la paura è passata e Karel Poborsky è tornato alla normalità, ma il ricordo è sempre vivo: «Non potevo mangiare, dovevo tenere gli occhi coperti perché ero molto sensibile alla luce. Ero parecchio spaventato».
Le cause della malattia non sono certe, ma la più accreditata è appunto la presenza della zecca che ha tramesso la malattia di Lyme, patologia di origine batterica difficilmente diagnosticabile e, se trascurata, con gravi conseguenze.

 

Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 14:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci