L'Inter in cinque mosse: ecco le chiavi del successo di Spalletti

Martedì 5 Dicembre 2017 di Salvatore Riggio
L'Inter in cinque mosse: ecco le chiavi del successo di Spalletti
Un anno dopo gli errori sciagurati di Frak de Boer e il tentativo di salvataggio di Stefano Pioli, l’Inter è in testa al campionato. L’arrivo di Luciano Spalletti ha cambiato le cose ad Appiano Gentile. Al tecnico di Certaldo sono bastate cinque mosse per prendersi la vetta solitaria.

FIDUCIA ALLA DIFESA. In Italia vince spesso (anzi, quasi sempre) la miglior difesa. L’ex allenatore della Roma è partito proprio da lì. Insieme a Napoli e Roma, i nerazzurri hanno la migliore retroguardia del campionato, con soli 10 gol subiti. L’arrivo di Skriniar in estate, pagato 8 milioni di euro più il cartellino di Caprari alla Sampdoria, ha sistemato in un colpo tutti i problemi. Attento, brillante negli anticipi e pericolosissimo in attacco, lo slovacco è una certezza per Handanovic e ha già firmato tre gol.

IL RECUPERO MENTALE. Per costruire una squadra che non si fermasse alle prime difficoltà, bisognava entrare nella testa dei giocatori, usciti un po’ malandanti dalla passata stagione. Questa è stata la seconda mossa di Spalletti. Poco alla volta, in meno di cinque mesi, il tecnico ha saputo recuperare tantissimi giocatori. Sembravano finiti, si è ritrovato un patrimonio dal quale attingere. D’Ambrosio è il simbolo della rinascita. Con lui ci sono Nagatomo, Santon e, per ultimo, Ranocchia. Senza dimenticare Gagliardini, Brozovic e Candreva.

IL RUOLO DI VECINO. Spalletti aveva bisogno di un faro in mezzo al campo. Un giocatore capace di rompere il gioco avversaria e veloce nel riavviare l’azione. Così alla Pinetina questa estate è sbarcato Vecino, arrivato per 24 milioni di euro alla Fiorentina. Assente contro il Chievo, l’uruguaiano si è saputo calare nei meccanismi del tecnico toscano. Senza sbavature, senza errori: fino a diventare uno dei giocatori più importanti in rosa. Un solo gol in campionato. Contro la Roma all’Olimpico nella seconda giornata di fine agosto.

LA RINASCITA DI PERISIC. Il croato sembrava a un passo dall’addio. Ogni giorno sbucavano squadre interessate a lui, pronte a fare follie e pagarlo 50 milioni di euro. Per trattenere Perisic, come da lui stesso ammesso al termine della vittoriosa gara contro il Chievo (tripletta per l’esterno), è stato decisivo il ruolo di Spalletti. Ora il croato in questa Inter è un top player. Forse sarà davvero difficile trattenerlo nell’estate 2018, ma se i nerazzurri si qualificassero almeno in Champions League, sarebbe ancora tutto più facile.

VALORIZZAZIONE DI ICARDI. Il gioco offensivo di Spalletti ha riconsegnato all’Inter la fame da gol di Icardi, capitano e leader dei nerazzurri. In 15 presenze, il capitano argentino ha firmato 16 reti. In attacco non ne sta sbagliando una e nel giorno della conquista del primato, ha conquistato anche la vetta della classifica marcatori. Immobile e Dybala son dietro rispettivamente a 15 e 12. Per la felicità dell’Argentina, che con lui può sognare per Russia 2018. Preoccupano le sirene del Real Madrid, ma lui giura amore ai nerazzurri: «Qui a Milano ho tutto». 
Ultimo aggiornamento: 15:16
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