Lazio, Inzaghi è soddisfatto: «E' una vittoria che vale molto»

Domenica 21 Ottobre 2018
Lazio, Inzaghi è soddisfatto: «E' una vittoria che vale molto»
«A me la squadra è piaciuta tantissimo.
Siamo stati bravi a trovare gli spazi contro una squadra molto difficile. Lo scorso anno vincevamo in trasferta con tanti gol, ma quest'anno il livello del torneo è molto più elevato. Queste vittorie valgono di più». Simone Inzaghi, senza voce dopo novanta minuti a squarciagola, applaude così al successo per 2-0 della Lazio a Parma. «Sono stati bravi tutti i ragazzi, quelli che sono entrati e quelli che hanno giocato sino a quel momento - aggiunge il tecnico laziale - Abbiamo trovato una squadra difficile da affrontare che sapeva ripartire molto bene. Era un match rischioso, l'abbiamo preparata molto molto bene». L'ingresso di Correa e Berisha ha cambiato il volto della Lazio ed insidiano i titolari. «Le gerarchie possono cambiare sempre - sottolinea Inzaghi - Io penso sempre per il bene della squadra non per i singoli. Avevo pensato per questa partita ad una formazione e poi anche ai cambi, come Correa, che ci avrebbero dato più spazi nel secondo tempo. Tutti i giocatori sono stati determinanti». «Fino a dieci minuti dal termine abbiamo tenuto bene il campo. Senza quell'errore nel finale potevamo ottenere un pareggio che sarebbe servito tantissimo per la classifica e per la squadra», dice invece Roberto D'Aversa, parlando di punizione troppo pesante per il suo Parma. Il risultato più giusto, lo dice chiaramente, «sarebbe stato un pareggio. All'inizio del secondo tempo abbiamo anche avuto una grande occasione con Totò Di Gaudio. Abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra fortissima sia a livello fisico che tecnico». Poi riconosce i meriti della Lazio. «Avevamo di fronte una squadra fortissima - conclude D'Aversa - Lo scorso anno hanno sfiorato la Champions League ed hanno una rosa molto ben attrezzata. La differenza alla fine l'hanno fatta i due giocatori entrati in campo a partita iniziata (Correa e Berisha). Bisogna far di più ma non mi sento di dare contro alla mia squadra». 

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