Capolavoro Lazio: la Juventus cade 3-1 all'Olimpico

Sabato 7 Dicembre 2019
L'esultanza della Lazio dopo il gol di Milinkovic

Un pensiero che si materializza in una notte di pura lazialità. La Lazio, dopo sedici anni, batte la Juve all’Olimpico per 3-1 e si candida di diritto per qualcosa di più grande della Champions. La parola scudetto è forse quasi follia pronunciarla ma è così maledettamente bello. Ora classifica ed equilibri del campionato vanno riveduti e corretti. Così come i pronostici di inizio anno. La settima vittoria consecutiva dei biancocelesti stravolge tutte le teorie e i pensieri. L’Inter capolista è distante 5 punti, la Juve 3. Una partita da grande squadra. Stavolta, per dirla alla Inzaghi, hanno vinto quelli più in forma e non i più forti. Il vantaggio di Ronaldo accende la rabbia della Lazio che rimonta grazie alle reti di Luiz Felipe (tre anni fa giocava nella serie D brasiliana), Milinkovic e Caicedo. Sì, manca all’appello proprio Immobile. Il cecchino d’Italia e d’Europa stavolta viene tradito dalla tensione e sbaglia un rigore (non ne sbagliava uno dall’ottobre del 2017).
 



SOGNO AD OCCHI APERTI
Inzaghi sfodera la partita perfetta. A fare la differenza è l’atteggiamento della Lazio che gioca una gara senza paura. Una partita da big. I biancocelesti ringhiano su ogni pallone non lasciando spazio al ragionamento dei bianconeri. Spesso raddoppiando anche le marcature. Impeto e assalto. Luiz Felipe sbaglia sul vantaggio di Ronaldo ma poi di rabbia pareggia di testa. La ripresa è un monologo biancoceleste che stoppa la Juve. Luis Alberto illumina la scena con il decimo e l’undicesimo assist in campionato. Quello per Milinkovic è pura poesia. Sergej aggancia in area e frantuma le speranze e l’orgoglio della Juve. Bandiere al vento. Poco dopo è Immobile, dal dischetto, ad aver la chance di chiudere il discorso senza affanni ma Szczesny è miracoloso sul tiro e sulla ribattuta. Ci pensa Caicedo appena entrato a chiudere il discorso. Un gol che accende il pensiero stupendo della Lazio e il peggiore degli incubi della Juve. Inzaghi fa un salto triplo, Sarri (un punto in due gare) cade nella notte più importante. Sì, i pronostici vanno riveduti e corretti. .

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Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 11:50
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