La Lazio piange Pulici, il portiere gentiluomo che lottava dentro e fuori dal campo

Lunedì 17 Dicembre 2018 di Gabriele De Bari
La Lazio piange Pulici, il portiere gentiluomo che lottava dentro e fuori dal campo
Abbiamo girato a vuoto per un giorno intero. Il telefono che squillava, gli amici che chiamavano, i ricordi che tornavano alla mente. Ci è sembrato di aver perduto, oltre che un amico, anche il senso del tempo e l'orientamento. La notizia della scomparsa di Pulici ha avuto un effetto dirompente, perché Felice ha attraversato la storia della Lazio per più di 40 anni. Ne è stato calciatore, allenatore, dirigente, avvocato e simbolo, un protagonista assoluto che ha lasciato un segno profondo in tutti quei tifosi che hanno avuto il piacere e la fortuna di vederlo volare tra i pali. Negli archivi della memoria rimbalzano le prodezze del primo scudetto, quello del 1974, numero uno di una squadra irripetibile che sapeva reagire, vincere, trascinare. Fu una stagione esaltante, da incorniciare. Quando gli chiedevamo della parata più spettacolare della carriera, ci rispondeva con orgoglio: «L'ho compiuta su un tiro di Gianni Rivera, all'Olimpico. Più la ricordo, più mi sembra straordinaria». In maglia biancoceleste ha collezionato 202 presenze complessive, giocando per 5 campionati consecutivi senza mai saltare una partita. Grande amico di Chinaglia toccava a lui calmare i nervosismi del centravanti, era il saggio dello spogliatoio. In Nazionale ha vestito soltanto l'azzurro della Under 23, penalizzato dalle presenze dei mostri sacri Albertosi e Zoff ma, soprattutto, dalla geopolitica che allora imperava in Nazionale. Sia a Tor di Quinto, che a Formello, amava seguire ogni allenamento della squadra con discrezione ma con l'entusiasmo di un ragazzo e aveva una parola d'incoraggiamento per tutti. Quando ricordava la mitica Lazio il suo sguardo si accendeva: diventava un fiume in piena e sciorinava un aneddoto dopo l'altro. «Nessuno potrà mai ripetere quel miracolo che abbiamo realizzato noi e Maestrelli».

UN AMICO DI TUTTI
Dello squadrone di Cragnotti ammirava soprattutto Boksic. «Mai visto un attaccante della forza del croato». Pulici era di Monza ma, quando arrivò alla Lazio dal Novara, s'innamorò subito della capitale e vi mise le radici. Così, dopo la seconda esperienza in serie A, vissuta ad Ascoli, tornò a Roma per continuare la sua avventura in maglia biancoceleste. Divenne prima allenatore della Primavera, quindi dirigente come responsabile del settore giovanile. Non contento della luminosa carriera sportiva volle anche realizzare il sogno di diventare avvocato e mise la sua professionalità al servizio della società. Il presidente Cragnotti ne valorizzò al massimo la figura, uscì a testa alta dalla vicenda passaporti e difese la società all'epoca di calciopoli. Felice era un gentiluomo, un signore, sempre pronto al sorriso, che sapeva di calcio e di vita, dedicata in gran parte alla difesa dei colori biancocelesti. Amava aggiornarsi, conoscere, sapere. Ebbe un ruolo molto importante nel periodo della breve presidenza Longo. Con Claudio Lotito i rapporti furono subito buoni ma, dopo anni di collaborazione, si deteriorarono perché ognuno interpretava la lazialità in maniera diversa. Pulici, nel 2005, tentò anche l'avventura politica candidato nella lista di Storace. Però, nonostante i 1.562 voti, non venne eletto. Era una persona poliedrica alla quale piaceva misurarsi su tutto ma che si accendeva soltanto quando si parlava delle vicende calcistiche. Qualche anno fa superò una grave crisi cardiaca, tornando in piena attività nello spazio di poco tempo ma niente ha potuto contro la malattia che l'ha aggredito. Ha lottato con dignità, in silenzio ma con forza, senza riuscire a compiere la parata più difficile della vita. La Lazio ha perso un altro pezzo di storia, un'altra figurina che va ad aggiungersi alla collezione del paradiso biancoceleste dove sono Maestrelli, Re Cecconi, Frustalupi, Chinaglia, Polentes e Facco. Domani i funerale alla Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re alle ore 14.
Ultimo aggiornamento: 11:46
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