Mancini, più vincerà e più soldi guadagnerà

Mercoledì 16 Maggio 2018 di Ugo Trani
Roberto Mancini e Silvia Fortini
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 Il dg Uva usa il sorriso e, come dice alla fine del suo intervento, il «politichese» per entrare nei dettagli del contratto del ct, firmato lunedì sera nello studio dell’avvocato Angelo Clarizia, il vice commissario della Figc che ha preparato la stesura definitiva con la collega Silvia Fortini, futura moglie di Mancini: «Il contratto riassume le volontà delle parti. È un programma a medio-lungo termine, con tutele necessarie e utilizzo per i nostri sponsor dei diritti d’immagine del ct. E prevede premialità importanti in base ai successi e al percorso che la Nazionale farà nelle sue annate sportive. L’accordo si prolungherà se si arriverà alla qualificazione agli Europei». Chiaro, ma fino a un certo punto, come ha ammesso lo stesso Uva. Di più non si può dire. Le cifre più o meno sono quelle sussurrate in pubblico da qualche giorno: 2 milioni netti all’anno, massimo sforzo possibile per la Federcalcio commissariata. Il contratto è biennale, ma c’è opzione anche arrivare fino al mondiale del Qatar nel 2024: quindi 2+2 perché diventerà quadriennale, in automatico, con la qualificazione a Euro 2020 (e con bonus da 1 milione). Il dg, però, ha accennato alle «premialità importati» legate ai risultati dell’Italia già nel primo biennio. E’ la vera novità: lo stipendio può lievitare. In cambio il ct ha ceduto i diritti d’immagine agli sponsor, soprattutto alla Puma (lo stesso di quando era alla Lazio).
Ultimo aggiornamento: 14:43
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