C' è sempre meno tempo per Li Yonghong, che ha tempo fino a lunedì prossimo, 4 giugno, per versare 10 milioni di euro nelle casse del Milan ed evitare l'intervento di Elliott, fondo di cui è debitore per i 303 milioni di euro del prestito ponte, in scadenza a ottobre, con cui ha acquistato il club.
Ultimo aggiornamento: 18:13
Il cda rossonero nei giorni scorsi ha sollecitato il proprietario cinese a versare la tranche che fa parte del secondo aumento di capitale da 60 milioni deliberato (18 sono già stati depositati, entro la fine di giugno dovrebbero arrivare gli altri 32). Il mancato rispetto dell'impegno da parte di Li Yonghong farebbe scattare uno dei cosiddetti 'covenant', le clausole di tutela previste nel contratto con Elliott, che interverrebbe sostituendosi alla proprietà nell'adempimento dell'aumento di capitale garantendo al Milan i 10 milioni di euro. Sarebbe una svolta, che renderebbe sempre più vicino il passaggio del club nelle mani del fondo statunitense. Il tutto a pochi giorni dall'udienza della camera giudicante della Uefa che, dopo la bocciatura in fase di settlement agreement, il 7 giugno è chiamata a stabilire le sanzioni per la società rossonera, che rischia anche l'esclusione dalle coppe europee.
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