Napoli, il futuro di Ancelotti dipende da Milan e Liverpool

Lunedì 11 Novembre 2019 di Pasquale Tina
Carlo Ancelotti
La crisi è certificata. Il Napoli proprio non riesce a reagire dal torpore in cui si è infilato. Non vince da cinque partite e la reazione contro il Genoa è stata inesistente dopo una prestazione anonima e scialba. Sul banco degli imputati è finito Carlo Ancelotti, la cui posizione non sembra più così salda. L’idillio con il pubblico di Napoli è già finito: per i tifosi è il principale responsabile di una squadra che si è smarrita. La società, al momento, non pensa ad alcun ribaltone in panchina. De Laurentiis e Ancelotti si sono sentiti telefonicamente anche sabato sera. Il presidente è partito ieri mattina per Los Angeles, come aveva già programmato da tempo, e quindi non ci sarà alcuna decisione sul futuro del tecnico, legato da un contratto fino al 2021. Ovviamente la pazienza del club azzurro non potrà essere eterna e ci si aspetta un atteggiamento diverso dopo la sosta. Il Napoli sarà chiamato a due trasferte molto delicate contro Milan e Liverpool. Saranno le partite decisive per il futuro di Carlo Ancelotti che ha già ribadito la voglia di continuare perché convinto di poter risolvere la situazione. Non è intenzionato a dimettersi, ma la risposta adesso dovrà essere convincente.

IL GIOCO
Il Napoli deve ritrovare il livello di gioco e soprattutto i risultati. La zona Champions è diventata all’improvviso una chimera e gli azzurri non possono permettersi di abdicare troppo presto da un traguardo che è vitale per le ambizioni del club. Toccherà ad Ancelotti trovare i rimedi giusti. Non avrà la rosa al completo (partiranno 12 giocatori) ma potrà concentrarsi su tre titolari al momento tutti al di sotto delle aspettative: Manolas è stato condizionato da tanti problemi fisici, Allan dovrebbe rientrare dall’infortunio al ginocchio e poi c’è Lozano, al quale è stata risparmiata la convocazione con il Messico. L’attaccante ha bisogno di maggiore continuità per entrare al meglio negli schemi del Napoli: è apparso spaesato contro il Genoa e forse frastornato dalla contestazione dei giorni scorsi. C’è da chiarire pure l’equivoco sulla sua posizione: da seconda punta finora non ha mai convinto nonostante le certezze di Ancelotti che lo ha schierato accanto a Mertens o Milik. La soluzione dei tre mediani con Elmas più coinvolto nelle rotazioni potrebbe essere una strada da seguire per garantire solidità e certezze ad un gruppo che deve ritrovarsi. Milan e Liverpool rappresenteranno il crocevia del futuro. Del Napoli. E di Carlo Ancelotti.

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