L'indagine della guardia di finanza sul Palermo Calcio e sul gruppo Zamparini parte dalla cessione della Mepal, la società concepita dal proprietario per la commercializzazione dei prodotti rosanero, poi dirottata verso lo sviluppo del progetto per il nuovo stadio e il centro sportivo. A rivelare l'origine dell'inchiesta è Maurizio Zamparini, che si dice «sereno sull'accertamento della verità». «Basta leggere le carte per capire che è tutto a posto - ha spiegato all'ANSA - è un'operazione di bilancio e non di patrimonio. I conti sono certificati e quindi assolutamente in regola. Sono a disposizione dei magistrati per qualsiasi chiarimento. Purtroppo tutto questo ci reca un grave danno di immagine, che mette a rischio le nostre operazioni finanziarie sia per il calciomercato che per la cessione del Palermo».
A giugno dell'anno scorso la società ha ceduto l'intero pacchetto di quote detenuto nella società Mepal srl unipersonale, che detiene il marchio «Palermo Calcio» (marchio che era stato conferito a Mepal, insieme al piano di merchandising e ad alcuni contratti di licenza, nel 2014).
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